Posto che il nodo delle infrastrutture e dei trasporti diventa strategico nel disegnare le prospettive del futuro di questa terra, il Consigliere provinciale del Partito Democratico del Trentino, Luca Zeni, ha depositato oggi un’interrogazione volta a conoscere l’esistenza o meno di un progetto politico credibile sulla mobilità ferroviaria locale, dato che la Giunta provinciale negli scorsi giorni è intervenuta, anche finanziariamente, a sostegno di alcuni collegamenti ferroviari sul territorio veneto, forte dello slogan elettorale “prima i trentini”.
Trento, 12 gennaio 2021
Il Consigliere Zeni chiede di conoscere le ragioni di tale coinvolgimento del Trentino in opere di interesse veneto; lo stato dell’arte circa il progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria della Valsugana; il cronoprogramma della bretella ferroviaria “Rovereto – Riva del Garda”; le ragioni di una eventuale partecipazione trentina al “Treno delle Dolomiti”, progetto giudicato economicamente insostenibile dagli stessi tecnici della Regione Veneto ed, infine, quale valutazione esprime la Giunta provinciale sul possibile collegamente ferroviario “Trento – Canazei”, attraverso le valli dell’ Avisio.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE
Interrogazione n.
QUALI POLITICHE DELLA MOBILITA’ PER IL TRENTINO?
Recentemente e come risulta anche da quanto riferisce la stampa locale, la Giunta provinciale ha approvato nei giorni scorsi, in collaborazione con la “Rete Ferroviaria Italiana”, un piano di valutazioni preliminari sulla fattibilità tecnico-economica di un collegamento ferroviario fra le due linee commerciali “Primolano – Bassano del Grappa” e “Belluno – Montebelluna”, anche attraverso il sostegno di alcune spese e nel contesto del Protocollo d’intesa con la Regione Veneto per la realizzazione di un collegamento ferroviario sulla direttrice Feltre – Valsugana - Trento. In quest’ ambito, spetterà alla società “Rete Ferroviaria Italiana” fornire uno studio tecnico, mentre alla Provincia rimarrà il compito di procurare la documentazione idonea e sostenere, al contempo, alcune spese realizzative del progetto stesso.
Questa decisione si inserisce peraltro in un più ampio contesto di scelte poitiche già effettuate dalla Provincia negli scorsi mesi, con l’approvazione di uno schema di convenzione fra la la Provincia autonoma di Trento e la Provincia di Belluno per dar corso al progetto ferroviario “Treno delle Dolomiti – ferrovia bellunese sud”, nonostante i pareri tecnici abbiano ampiamente indicato l’insostenibilità economica di un simile progetto ed anche lo stesso Presidente della Regione Veneto abbia evidenziato la scarsa stima delle proiezioni sull’utilizzo del “Treno delle Dolomiti”.
Al contempo, sembra che nessuna attenzione sia stata dedicata dalla Giunta provinciale a progetti di trasporto ferroviario interni al nostro territorio, come nel caso del tanto vagheggiato collegamento fra Trento e Canazei, attraverso una linea che risalga le Valli dell’Avisio per consentire anche un drastico calo del traffico automobilistico legato al turismo di quell’area.
Si tratta di un progetto, appoggiato peraltro con convinzione da organizzazioni territoriali come “Transdolomites”, che anche in termini economici potrebbe avere una sua sostenibilità correlata al turismo ed alle risorse fiscali che dallo tale settore potrebbero derivare e consentire così una rilevante copertura dei costi di gestione di tale linea ferroviaria. Eppure su tutto questo la Giunta tace, com’è nelle sue abitudini, privilegiando invece un sostegno ai progetti ferroviari ed all’economia turistica del Veneto che, dal “Treno delle Dolomiti” trarrebbe notevoli vantaggi.
Ciò che pare del tutto assente è insomma un serio e credibile progetto politico sulla mobilità ferroviaria locale, progetto che andrebbe inserito in una più ampia programmazione di interventi infrastrutturali, anche finanziabili con i fondi previsti per la nostra terra dai sostegni europei del “Recovery Plan” per gli Stati nazionali.
Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- quali ragioni politiche e tecniche stanno a monte della decisione di partecipare agli studi di fattibilità per un collegamento ferroviario fra le due linee commerciali “Primolano – Bassano del Grappa” e “Belluno -Montebelluna”, posto che tale collegamento è prevalentemente nell’interesse del territorio veneto;
- se corrisponde al vero che la programmazione, rispetto all’elettrificazione della ferrovia della Valsugana, prevede l’intervento soltanto finoa Borgo Valsugana e quali siano i motivi di tale scelta;
- quale sia il cronoprogramma previsto per la bretella ferroviaria “Rovereto – Riva del Garda”, che è peraltro la più sostenibile sotto il profilo finanziario e che andrebbe ad alleggerire il traffico pendolare tra i due centri, oltre che essere di estremo interesse turistico su di una zona fra le più apprezzate dal mondo tedesco;
- quali ragioni politiche e tecniche supportano un’eventuale partecipazione trentina alla realizzazione della linea ferroviaria del “Treno delle Dolomiti”, considerato che tale linea è giudicata insostenibile sia tecnicamente, come finanziariamente,
- quali valutazioni esprime la Giunta provinciale in ordine ad un eventuale progetto di collegamento ferroviario fra Trento e Canazei, con percorrenza nelle valli dell’ Avisio.
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti