La vicenda di Patrick Zaki arriverà anche in consiglio comunale. Il gruppo consiliare del Pd ha presentato una mozione con cui chiede che anche Rovereto si unisca alle voci che chiedono la sua libertà, facendo pressione per quanto possibile sul governo nazionale perché attivi tutti gli strumenti diplomatici per ottenerla.
L. Marsilli, 14 dicembre 2020
«Patrick Zaki - scrive il Pd nella mozione - è un ragazzo egiziano di 29 anni che ha deciso di investite parte della sua formazione accademica in Italia. Nell'agosto del 2019 si trasferisce nel nostro Paese per partecipare ad un progetto accademico sugli studi di genere presso l'Università di Bologna. Rientrato in Egitto per un breve periodo di vacanza nella sua città natale di Mansoura, viene arrestato il 7 febbraio 2020 all'aeroporto del Cairo appena sceso da un volo proveniente dall'Italia. Per 24 ore non si hanno sue notizie: secondo quanto dichiarato dai suoi legali e dalle organizzazioni per la difesa dei diritti civili, Patrick Zaki è stato bendato e ammanettato durante il suo lungo interrogatorio all'aeroporto, picchiato e torturato con scosse elettriche. L'8 febbraio il giovane studente e attivista viene trasferito nel carcere egiziano di Tora, considerato una delle strutture detentive più dure del mondo. I funzionari dell'Agenzia di Sicurezza Nazionale accusano Patrick di aver diffuso notizie false con l'intento di disturbare la pace sociale e la stabilità nazionale, di aver sostenuto il rovesciamento dello stato egiziano, di aver utilizzato i social network per istigare al terrorismo e alla violenza e di aver minato l'ordine sociale e la sicurezza pubblica.
Dal giorno del suo arresto Patrick Zaki si trova in detenzione preventiva fino a data da destinarsi. La legge egiziana prevede che la custodia cautelare possa durare fino a due anni e l'imputato rischia l'ergastolo. In questi mesi, si è assistito a continui rinvii delle udienze motivati dalla situazione emergenziale legata alla pandemia COVID-19 e a rinnovi della custodia cautelare. I legali di Zaki riferiscono di pessime condizioni igienico sanitarie all'interno del carcere, dove il ricercatore è costretto a "dormire per terra senza materasso"». Del caso si occupa Amnesty International ed ha assunto una rilevanza internazionale. Il Pd chiede che anche Rovereto esprima la sua condanna.