Tra poco più di un mese, il 20 dicembre 2020, scadrà la possibilità per i Comuni turistici di disapplicare la previsione urbanistica voluta dalla Giunta Fugatti in merito alla trasformazione di edifici esistenti in case vacanza.
Alessio Manica, 16 novembre 2020
Con l’assestamento di bilancio dello scorso agosto, infatti, la Giunta provinciale ha previsto la possibilità in capo ai Comuni di bypassare la cosiddetta “legge Gilmozzi” sulle seconde case, permettendo la ristrutturazione di volumi già esistenti per destinarli a uso vacanza e tempo libero.
La norma prevede che entro il 31 dicembre 2021 i Comuni ad alta intensità turistica definiscano con una variante semplificata al PRG il dimensionamento massimo degli interventi di cambio d'uso per la realizzazione di alloggi vacanze, ma prevede altresì che fino a quel momento è comunque ammesso il cambio d'uso di edifici esistenti in case vacanza nel limite del 10% del dimensionamento per residenza ordinaria.
La norma ha previsto comunque che entro il 20 dicembre 2020, con deliberazione del consiglio comunale, i Comuni possano escludere l'applicazione di questa previsione. Per questo motivo, e visto anche il recente rinnovo degli organi comunali, oggi ho depositato una mozione per impegnare la Giunta, sentito il Consiglio delle Autonomie Locali, a rinnovare ai Comuni interessati la comunicazione rispetto alla possibilità riconosciutagli di disapplicare la possibilità di cambio d’uso di edifici esistenti in case vacanza, e a farlo nei tempi utili a garantire ai Comuni la possibilità di convocare, se lo vorranno, il Consiglio comunale entro il 20/12/2020.