L’opposizione in consiglio provinciale allunga la mano alla maggioranza per proporre un patto: «Costruiamo insieme la legge di bilancio: di fronte all’emergenza condividiamo – dice il consigliere Pd Alessandro Olivi – responsabilità e rischi».
"Corriere del Trentino", 15 novembre 2020
L’appello che l’esponente dem rivolge in primis al presidente Maurizio Fugatti è strutturato. «Questo è un momento storico in cui la politica deve dare esempio di maturità e il banco di prova potrebbe essere il passaggio di questa manovra di bilancio, che segni un patto di collaborazione tra maggioranza e opposizione». Un momento proficuo, secondo Olivi, anche alla luce del quadro stabile, senza più appuntamenti elettorali in vista ad agitare le acque. «Conservo – continua Olivi — molte riserve sulla impostazione di questa manovra, poco adeguata alla emergenza e priva di un’orditura complessiva che progetti il futuro. Ma andiamo oltre, istituiamo un confronto preventivo, alla luce del sole, nel rispetto dei reciproci ruoli di maggioranza e opposizione. A Fugatti vorrei dire una cosa: è difficile amministrare in questo momento ma proprio per questo sarebbe importante non lasciare solo il governo in questa fase e condividere insieme i rischi» a condizione che la maggioranza sappia poi «riconoscere il nostro contributo di idee e fare tesoro di un approccio critico».
Grazie ai «fondi strutturali che l’Europa ha messo a disposizione » per Olivi è possibile «compensare le perdite di gettito fiscale» impostando così «un bilancio dentro un perimetro della finanza pubblica che è ancora solido». Per questo è sbagliato secondo l’ex assessore giocare in difesa, «con progetti che non vanno oltre i sei mesi». Urge invece adottare «misure più robuste per garantire la ripresa, l’occupazione e ovviamente la qualità del sistema sanitario».
Olivi parte dall’economia: «Servono politiche sia fiscali (vedi la revisione dell’Irap) sia sul sostegno a nuovi paradigmi di tipo tecnologico». Il consigliere auspica la creazione di «un fondo straordinario per l’economia, a vantaggio dei per settori più colpiti, dal turismo ai servizi a quella manifattura meno pronta alla transizione digitale». Finanziamenti che non devono «solo colmare la carenza del reddito, ma sfruttare le grandi possibilità del recovery fund». C’è poi il lavoro: «Giusto pensare agli stagionali ma c’è anche il grande tema dello sblocco dei licenziamenti: va messo in atto un piano straordinario di politiche di orientamento e formazione». Olivi non toglie la consueta attenzione «alla questione femminile: sono due anni che propongo detrazioni ai fini icef per lavoro femminile, oltre alle detrazione su irpef». E infine l’ambiente: «Invece di pensare a operazioni urbanistiche frettolose, facciamo un ragionamento più ampio. Lo smart working apre a uno scenario importante sulla vita delle popolazioni anche non necessariamente nelle concentrazioni urbane. Con infrastrutture e incentivi per la casa si può davvero immaginare un Trentino diffuso».