Per migliorare la qualità della vita nelle città e nei quartieri c'è bisogno di più mobilità dolce e di sicurezza stradale. Nella scorsa consiliatura come Consiglio comunale abbiamo deciso di investire su Trento Nord e sul collegamento ciclabile di Roncafort con la città.
Michele Brugnara, 13 novembre 2020
Vorrei portare un contributo sulla progettazione degli spazi stradali che deve sempre partire dall'analisi del contesto. Se lungo via Maccani, zona commerciale e di servizi, la separazione delle auto dalle bici ha un senso in ottica sicurezza stradale, nel tratto di via Caneppele, zona residenziale, spostare le bici dalla strada per metterle sul marciapiede insieme ai pedoni creando situazioni di insicurezza ritengo che sia frutto di una visione sbagliata e obsoleta, di un paradigma da evitare il più possibile in futuro.
Più in generale, una via di quartiere come quella citata, con il bellissimo nuovo parco di comunità, con l'asilo e i vari servizi di prossimità, si presta per una zona 30, con misure fisiche per la moderazione della velocità di auto e moto e per la riduzione del traffico di attraversamento, con corsie ciclabili in carreggiata come previsto dal Codice della strada, con il marciapiede riservato ai pedoni e non promiscuo, con il verde urbano. Un quartiere che dà priorità alle persone, non alle auto, che mette al centro la qualità della vita e la sicurezza di tutti gli utenti della strada, a partire dai più fragili.
L'auspicio è che il primo Piano strategico della Mobilità ciclistica di Trento, Biciplan, in corso di redazione e coordinato con il Pums, sarà incardinato sul nuovo paradigma, con tutta la città consolidata come Zona 30 ad eccezione di alcune specifiche strade con il limite dei 50 km all'ora. Una nuova visione di città che richiede uno studio dettagliato della funzione di ciascuna strada e la previsione, per ogni via, di interventi per promuovere in modo diffuso la mobilità ciclistica e la mobilità dolce in generale, affiancando lo studio al disegno della Ciclopolitana urbana collegata alla rete del trasporto pubblico, alla futura tranvia e ai parcheggi scambiatori esterni. Dedichiamo a questo studio tutto il tempo che serve, facciamo le cose per bene perché è in gioco il futuro della qualità della vita nei vari quartieri per l'intera comunità cittadina.