“Mentre a livello nazionale – nota il consigliere Manica – da ultimo anche con la riforma del terzo settore, la qualifica di Impresa Sociale si adatta ad una pluralità di enti che esercitano in via stabile e principale attività di interesse generale, senza scopo di lucro e con finalità civiche e solidaristiche, la legislazione provinciale sostanzialmente ancora non conosce l’impresa sociale se non nella forma particolare della cooperativa: un irrigidimento normativo sul quale ci sembrava necessario intervenire”. Alessio Manica, 12 novembre 2020
Se nelle norme emanate a livello territoriale non mancano i riferimenti alle cooperative sociali con specifiche previsioni che ne supportano le attività, il rinnovarsi della legislazione nazionale ha suggerito al consigliere Democratico di lavorare ad una proposta di legge che aggiornasse l’impianto normativo provinciale.
“Quella cooperativa – osserva Manica – è, pur importantissima e centrale, una delle forme giuridiche in cui oggi possono manifestarsi le imprese sociali, e l’attuale e così definito e specifico riferimento normativo alle cooperative sociali sembra dunque ormai sbilanciato, perché riconosce un valore particolare alla struttura societaria, e dunque alla sua ragione sociale, ma lascia da parte la funzione che molti di questi enti svolgono e i servizi di interesse pubblico e utilità sociale che comunque perseguono”.
Per evitare dunque che le imprese sociali, poiché non citate espressamente, siano escluse da ogni possibile attenzione e considerazione da parte della nostra pubblica amministrazione, il disegno di legge presentato da Manica interviene superando i problemi derivanti dalla formulazione di alcune leggi provinciali e introducendo il riferimento diretto alle imprese sociali.
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