Egon Angeli, consigliere comunale del Pd, è stato nominato rappresentante di Rovereto nell'assemblea della Comunità della Vallagarina, che andrà poi a presiedere. Angeli ribadisce l'importanza del ruolo che ricoprono le Comunità, e del fatto che Rovereto non possa prescindere dalla Vallagarina.
"Trentino", 12 novembre 2020
«Sono da sempre convinto che sia necessario un livello intermedio tra governo provinciale e amministrazioni comunali per permettere di affrontare da un punto di vista sistemico le questioni strategiche che riguardano il nostro territorio. Al quale Rovereto partecipa anche con il sistema formativo e di ricerca e con un esteso terziario. Così come non si può immaginare la funzione culturale della città e le sue possibilità turistiche se non intrecciate con la valenza culturale e turistica di tutta la Vallagarina. L'attrattività della città non sta solo nel suo patrimonio storico e nella qualità della vita ma proprio nella sua collocazione in una valle ricchissima di valenze paesaggistiche e ambientali. In quest'ottica c'è la necessità di un pensiero complessivo sulla gestione delle risorse idriche e di quelle energetiche come unico territorio con tutta la Vallagarina.
Per via della modifica alla legge da parte dell'attuale maggioranza provinciale il ruolo dell'Assemblea è limitato alle sole competenze in materia di urbanistica che è intrecciata la mobilità, da pensare in un confronto con gli altri Comuni della Vallagarina attraverso la Comunità di valle. Con entusiasmo mi preparo ad assumere questo ruolo. In questi mesi cercherò quindi di far lavorare l'Assemblea su queste basi, in supporto al delicato ruolo del commissario Bisoffi».
Proprio perché crede nel ruolo della Comunità, Angeli spera di decadere al più presto nel suo nuovo ruolo. «Non suoni in contraddizione. Significherebbe che nel frattempo si è realizzata la riforma e si è quindi arrivati a conclusione di un processo. Dubito che mi troverà soddisfatto: la necessità di gestione territoriale che ho rappresentato stride un po' con gli stimoli accentratori che sembrano guidare questa riforma. Però è giunto il tempo di fare chiarezza e di assumersi la responsabilità di indicare chiaramente in quale logica si pensa debba procedere lo sviluppo territoriale del nostro Trentino».