L’attuale presidente di “Patrimonio Trentino s.p.a.”, nominato dalla Giunta provinciale nel luglio scorso, è anche il responsabile della Segreteria particolare del Vice Presidente della Giunta regionale, e già questo basterebbe a qualificare l’evidenza di un conflitto di interessi.
Alessio Manica, 3 novembre 2020
Ma ciò che colpisce è anche il ruolo di “direttore emerito” ricoperto dalla stessa persona, il dott. Andrea Villotti, nel “Milton Friedman Insitute”, un think thank di imprenditori, amministratori e studiosi che promuove il pensiero del liberismo. Si tratta dello stesso Istituto che, nei giorni scorsi, ha invitato alla disobbedienza fiscale gli imprenditori “colpiti da queste assurde misure che minano la convivenza civile”.
Si tratta evidentemente di un’istigazione a delinquere e stupisce che essa provenga da persone che ricoprono ruoli istituzionali anche di grande rilievo, come nel caso in oggetto. A questo proposito il Consigliere regionale del Partito Democratico del Trentino, Alessio Manica, ha depositato oggi una specifica interrogazione in Consiglio regionale, chiedendo la valutazione della Giunta sulla permanenza nel ruolo di responsabile della Segreteria particolare del Vice Presidente del presidente di “Patrimonio Trentino s.p.a.”; la valutazione in ordine all’invito alla disobbedienza fiscale, che si configura come reato di istigazione a delinquere e quali rapporti esistano fra il dott. Villotti ed alcuni Ministeri delle ex Repubbliche sovietiche e di taluni Paesi.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE:
Interrogazione n.
I MOLTI VOLTI DEL POTERE
Spesso nella storia politica, all’ombra del potere, crescono figure solo apparentemente marginali, ma in realtà protagonisti di scelte ed opzioni proprie della politica, talora anche ricavandone qualche tornaconto personale.
E’ il caso dell’attuale responsabile della Segreteria del Vice Presidente della Giunta regionale, titolare quest’ultimo di deleghe al personale, bilancio e giustizia. Contemporaneamente a tale delicato ruolo, la Provincia autonoma di Trento presieduta dalla stessa persona che ricopre il ruolo di Vice Presidente regionale, ha di recente nominato il suo collaboratore in Segreteria della Vice Presidenza regionale, dott. Andrea Villotti, alla presidenza della società pubblica “Trentino Patrimonio”, che si occupa di gestire il patrimonio immobiliare degli enti pubblici trentini. La nomina, di competenza della Provincia autonoma di Trento, sembra sia stata fatta senza peraltro rilevare alcun rischio di conflitto di interessi nell’insieme dei diversi ruoli ricoperti dal dott. Villotti e fra i quali rientra anche la funzione di “direttore emerito” di un “think thank” privato di studiosi, amministratori ed imprenditori.
Ma chi è il dott. Andrea Maria Villotti?
Una laurea in economia all’Università commerciale “L. Bocconi” e due corsi post- laurea negli Stati Uniti d’America sempre in tema di economia ed analisi finanziaria. Collabora in seguito alla stesura di alcuni “piani di marketing strategico e territoriale” sopratutto con Paesi dell’est europeo, delle ex Repubbliche sovietiche e dei Paesi arabi. Nel contempo – cioè nel periodo corrente fra gli anni 2014 e 2019 – è componente del Comitato per la Ricerca e l’Innovazione, organo della Provincia autonoma di Trento che valuta gli investimenti in ricerca e sviluppo della stessa. Fino all’anno 2019 è inoltre direttore generale del “Milton Friedman Insitute”, un centro di promozione del pensiero liberale e dei suoi sviluppi e nello stesso anno viene assunto, con chiamata diretta ed a tempo determinato, in qualità appunto di responsabile della Segreteria particolare del sig. Vice Presidente della Regione autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol.
Se il conflitto di interessi fra il ruolo istituzionale ricoperto e la nomina alla presidenza di un ente pubblico di rilievo è palese e dovrebbe comportare qualche provvedimento di merito, colpisce il fatto che a tutt’oggi il “currriculum vitae” del dott. Villotti non sia pubblicato, nonostante i termini previsti dall’Autorità dell’Anticorruzione sia scaduti da tempo (art. 14, comma 1 D.lgs. n.33/2013), così come la scelta del “Milton Friedman Insitute”, del quale si ribadisce che il dott. Villotti è “direttore emerito”, di dar corso ad una “campagna di disobbedienza fiscale al fianco di tutti quegli imprenditori colpiti da queste assurde misure che minano la convivenza civile”, scelta dalla quale , a quanto risulta a tutt’oggi il dott. Villotti non si è mai dissociato.
Se la cultura di “lotta e di governo” può appartenere legittimamente alla sfera politica, non deve investire le istituzioni e quando un’organizzazione privata, che ha fra i suoi esponenti un rappresentante dell’ente pubblico, assume posizioni politiche correttezza vorrebbe che il suo esponente di spicco si dissociasse oppure traesse le dovute conseguenze.
Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta regionale per sapere:
- come valuta la permanenza nel ruolo di responsabile della Segreteria particolare del Vice Presidente della Giunta regionale del presidente della società pubblica trentina “Trentino Patrimonio” e del direttore emerito del “Milton Friedman Insitute”;
- se ed eventualmente quando ed in quali forme il “Milton Friedman Institute “ ha avuto o abbia in corso rapporti di qualsiasi natura con gli enti pubblici territoriali, ovvero la Regione e/o le due Province autonome;
- quale valutazione la stessa esprime in ordine all’invito alla disobbedienza fiscale rivolto dal “Milton Friedman Insitute”, del quale il responsabile della Segreteria particolare del Vice Presidente regionale è “direttore emerito”, agli imprenditori contro il governo nazionale;
- quali e quanti rapporti sono ancora in essere fra il responsabile della Segreteria particolare del Vice Predente regionale ed alcuni enti pubblici e ministeriali delle ex repubbliche sovietiche e di alcuni Paesi arabi.
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.
Consigliere reg.le
Alessio Manica