Mentre la diffusione dei contagi aumenta, la Giunta rifiuta il confronto con il Consiglio e Kaswalder posticipa la seduta. Umiliate le istituzioni dell’autonomia

Oggi pomeriggio, i capigruppo, dopo l’incredibile scoperta che una seduta in videoconferenza del Consiglio può avvenire, per ragioni tecniche, solo se decisa con almeno sette giorni di anticipo, non ha potuto che revocare la convocazione dell'Aula prevista per i prossimi 3, 4 e 5 novembre a causa dell’autoisolamento della Giunta. 
Gruppo consiliare Pd, 2 novembre 2020

 

L’avvenuto posticipo alla settimana prossima del Consiglio provinciale, priva così l’assemblea parlamentare trentina di una fondamentale occasione di informazione e coinvolgimento, perché solleva il presidente Fugatti dal riferire in Aula sulla diffusione dei contagi nel territorio provinciale e sulle conseguenze sanitarie e organizzative che ciò sta producendo.

In una situazione come questa, e a fronte dell’atteggiamento collaborativo e responsabile che abbiamo confermato ad ogni passaggio, è una pessima notizia, che si somma alla inaccettabile esclusione sistematica del Consiglio provinciale dalla messa a conoscenza delle misure varate attraverso le ordinanze della Giunta.

A Roma, il presidente Conte in coincidenza con il varo dei DPCM ha sempre convocato il Parlamento ritenendo necessario che l’organo legislativo fosse informato e coinvolto, così come le Regioni. Nulla di tutto ciò accade invece a livello provinciale, dove il presidente Fugatti raramente rende partecipi i Sindaci e il Consiglio provinciale delle proprie decisioni, mortificando così le istituzioni locali nella possibilità di una larga condivisione di scelte prioritarie in un momento così delicato. I consiglieri dovranno accontentarsi della “concessione” di una comunicazione informale, senza la possibilità di presentare documenti, risoluzioni e senza dibattito pubblico.

Se le responsabilità del governo comportano sempre un certo tasso di solitudine, legata al fatto di dover decidere, è del tutto evidente che a quel momento si può arrivare per strade molto diverse. Spiace quindi dover registrare che la Giunta provinciale, di fronte ad una crisi di queste dimensioni, abbia ripetutamente scelto la via della chiusura e dell’isolamento. Nonostante, da parte nostra, non sia mai stata imboccata la strada della strumentalizzazione o dell’attacco politico. E spiace registrare ancora una volta la poca incisività del presidente Kaswalder nel garantire il rispetto del ruolo del Consiglio provinciale.

 

Il Gruppo provinciale del Partito Democratico del Trentino