Proposta di mozione - Scuola, le nostre proposte per affrontare la fase 2 della pandemia Covid-19

Come Partito Democratico condividiamo la scelta del presidente Fugatti di esercitare l’autonomia scolastica lasciando proseguire la scuola trentina in presenza e non a distanza, anche per gli studenti delle scuole superiori.
Trento, 27 ottobre 2020

Oggi abbiamo depositato una mozione, da discutere nella seduta del Consiglio Provinciale della settimana prossima, con la quale interveniamo sul tema. Riteniamo che, in corrispondenza di una situazione generale di contagi in crescita e di classi in quarantena che aumentano, per poterci permettere di continuare a far frequentare la scuola a tutti sia necessario rafforzare le misure di contenimento del rischio.

Considerando che gli adolescenti sono gli studenti con più occasioni di socializzazione e che sono anche quelli che utilizzano i mezzi pubblici per raggiungere i propri istituti, risulta necessario potenziare ancora il numero di mezzi di trasporto e di corse, ricorrendo anche ai tutti i veicoli delle compagnie private utili a evitare l’affollamento che si verifica in particolare sul trasporto urbano di Trento e Rovereto.

Va superata di fatto l’esistenza dei “momenti di punta” della mobilità, forzando un maggior scaglionamento degli orari di entrata e uscita dalle scuole. Crediamo che la Provincia a livello centrale debba coordinarsi con i dirigenti scolastici delle due città per pianificare una maggior diversificazione degli orari sia dei vari istituti tra loro, sia delle rispettive classi. Inoltre in corrispondenza di una situazione fattasi più delicata dall’inizio dell’anno scolastico, crediamo che vada rafforzato l’uso della mascherina anche all’interno della scuola.

 

IL TESTO DELLA PROPOSTA DI MOZIONE

 

Potenziamento del servizio di trasporto pubblico, diversificazione degli orari di entrata e uscita da scuola e incremento dell’utilizzo dei dpi per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado

 

Dopo il varo dei nuovi vincoli introdotti dal Governo nazionale per rallentare l’impennata dei contagi da Covid-19, il presidente della Provincia ha stabilito di tarare le prescrizioni statali alle specificità della situazione provinciale. Una decisione che, con particolare riferimento al ridotto utilizzo della didattica a distanza e al prosieguo dello svolgimento delle lezioni scolastiche in presenza, risulterà adeguata se si potenzieranno gli sforzi necessari a contenere la diffusione del virus.

Proprio per questo, è necessario che la Giunta Provinciale agisca in modo incisivo per assicurarsi che tali scelte non finiscano, seppur involontariamente, per indebolire la lotta al contagio che vede impegnate ogni istituzione, categoria, individuo di questo Paese. Per questo, riteniamo debbano essere individuati in tempi rapidi nuove e migliori forme di organizzazione dei mezzi pubblici utilizzati dagli studenti delle scuole medie superiori in entrata e in uscita da scuola. È evidente infatti, e sono recentemente le stesse associazioni studentesche a denunciarlo, che le modalità di spostamento dei pendolari sono a tutt’oggi inadeguate, perché foriere di assembramenti tanto sui mezzi quanto nelle piazzole di sosta degli stessi.

Grazie agli sforzi fatti in primis da docenti, studenti e personale scolastico, la vita nelle classi e le attività negli istituti offrono un buon grado di sicurezza. L’aumentare però del numero delle classi in quarantena e dei casi positivi richiede oggi un impegno maggiore sul fronte di uno scaglionamento più marcato degli orari d’entrata e d’uscita, e di maggior rigore nella politica di utilizzo dei dispositivi sanitari.

 

 

Tanto premesso, il Consiglio impegna la Giunta

  1. a incrementare ulteriormente il numero di mezzi di trasporto pubblico, anche rivolgendosi alle realtà operanti nel settore privato, così da consentire vetture meno affollate;
  2. a stabilire uno scaglionamento più marcato gli orari scolastici di entrata e uscita da scuola degli studenti delle scuole secondarie del secondo grado, se necessario intervenendo anche per definire in modo centralizzato ma coordinato con i dirigenti scolastici modalità organizzative normalmente appannaggio dell’autonomia delle singole Istituzioni scolastiche;
  3. a rafforzare l’utilizzo della mascherina all’interno degli ambienti scolastici per gli studenti delle scuole secondarie del secondo grado.

 

cons. Sara Ferrari