«Le mie giornate iniziano prima dell'alba, poco dopo le 6, e terminano la notte, di norma intorno alle 23. Comincio al mattino organizzando la mia famiglia, tre figli da mandare a scuola, e finisco con gli ultimi incontri della sera. Intendiamoci, non mi pesa nulla, è ciò che ho scelto di fare». Elisabetta Bozzarelli, come ama definirla la sua bimba, è «l'aiutante speciale del sindaco Ianeselli».
"Trentino", 20 ottobre 2020
Chiamata in giunta per occuparsi di turismo, cultura, giovani, istruzione. La cifra stilistica della città, verrebbe da dire. «Turismo, cultura e istruzione rappresentano lo spirito di Trento ed Elisabetta saprà incarnarlo benissimo», le parole spese da Ianeselli per la sua assessora.
Al debutto niente paracadute
«Il turismo non si sorregge senza la cultura, le politiche giovanili non hanno efficacia in una città che manca di offrire opportunità ai giovani, lo sviluppo economico non decolla prescindendo dal turismo», l'incipit dell'assessora, già segretaria cittadina del Pd e consigliera comunale, ora in giunta. Un debutto senza paracadute, il suo, costretta pronti via a fronteggiare l'annullamento, causa Covid, del mercatino di Natale, fiore all'occhiello degli eventi natalizi in Trentino. E con la previsione (speriamo fallace) del peggior inverno, dal punto di vista turistico, degli ultimi anni che è ormai alle porte. «Stiamo lavorando per offrire un Natale diverso da quello a cui eravamo abituati - sottolinea - ma comunque appagante perché non possiamo rimanere rinchiusi dentro casa, vogliamo ricreare ugualmente la magia tramite un'esperienza diversa, da vivere in sicurezza».
I tempi del rodaggio
La nuova emergenza ha finito per accelerare i tempi del "rodaggio". «Ho comunque impostato una fase di conoscenza della realtà, delle persone che lavorano negli uffici e delle diverse questioni - spiega - perché senza un'approfondita conoscenza il rischio di commettere errori e fare danni è alto, come si è visto». Un riferimento, neppure tanto velato, alle varie impugnative "subite" dalla giunta provinciale in queste settimane. Trento città turisticaBozzarelli parte da un dato economico: «Il sistema produttivo culturale e creativo vale il 6% della ricchezza italiana, ed è in continua crescita». E anche da un'affermazione in netto contrasto con quanto deciso recentemente dalla Provincia: «Trento è città turistica, affermare il contrario è un danno per tutto il Trentino. Non si affronta la questione come una mera operazione matematica, tra l'altro finalizzata a risolvere le esigenze del settore commerciale».
Nuovi scenari
Quella al turismo è forse la delega che richiederà i maggiori sforzi da parte dell'assessora, reduce da un recente incontro con gli albergatori del centro: «La situazione è molto difficile e i dati della stagione lo dimostrano pienamente». C'è bisogno, dunque, di idee e scenari nuovi. «Trento è l'hub di arrivo in Trentino del turista che può così accedere a tutte le meraviglie del territorio - spiega Bozzarelli -. Le connessioni con il resto dell'ambito sono da implementare ulteriormente, mi viene da pensare ad esempio al trenino dell'Avisio così come al collegamento ciclabile con il lago di Garda. Il monte Bondone è il giardino montano della città e se Fugatti ci dà i soldi per la funivia siamo felici, ma vogliamo immaginare di porre il Bondone quale primo punto di approdo dal Veneto verso una montagna vissuta in ottica green».
Olimpiadi invernali
In chiave turistica, una partita tutta da giocare è quella delle Olimpiadi invernali. L'assessora butta lì un'idea, che poi è anche una proposta: «Perché non pensare di coinvolgere maggiormente la città organizzando a Trento l'Ice Rink? Credo sia un'opportunità da vedere in ottica di sistema, per valorizzare maggiormente tutto il territorio. Trento ha a disposizione un'offerta alberghiera e di bar e ristoranti che può rispondere alla perfezione a tutte le esigenze. Non ci vediamo in concorrenza con gli altri territori ma in grande sinergia».
Politiche giovanili e scuola
I giovani studenti universitari avranno un ruolo importante nelle scelte politiche cui sarà chiamata a breve la giunta. «I ragazzi, con la loro vivacità, rendono unico il territorio - prosegue - dobbiamo valorizzare questo patrimonio. La loro presenza è importante e dobbiamo restituire un po' di ciò che danno alla città». E poi il mondo della scuola: «Prima che assessore sono una mamma che ha tre bambini che vanno a scuola. Assieme ai dirigenti scolastici vogliamo capire come è andato il periodo di chiusura forzata e fare un bilancio per stabilire quali interventi può mettere in campo il Comune per aiutare lo svolgimento, il più normale possibile, delle lezioni».