Nel corso della seduta odierna del Consiglio provinciale ho sottoposto alla Giunta una interrogazione a risposta immediata relativa alla riduzione del servizio di trasporto pubblico urbano nelle ore serali e nei giorni festivi.Alessio Manica, 6 ottobre 2020
Dal 31 maggio infatti Trentino Trasporto ha ripristinato il servizio festivo, seppure subordinatamente all’adozione di una modalità a basso impatto, con la frequenza media di base attestata a 2 ore e l’arco giornaliero di servizio attestato a 12 ore. Il servizio serale invece termina alle 21 ed è quindi stato interrotto il servizio notturno.
Questa riduzione del servizio sta creando forti disservizi, acuiti ora dalla ripresa delle attività scolastiche ed universitarie. In tal senso è stata anche avviata una petizione da parte degli studenti universitari, che ha già raccolto oltre 1300 adesioni.
Per molte persone il servizio di trasporto pubblico rappresenta l’unica possibilità di movimento, per molte altre rappresenta invece una valida alternativa all’utilizzo del mezzo privato. Come affermano i proponenti della petizione “questa situazione non sia sostenibile in una città come Trento che comprende vari sobborghi urbani difficili da raggiungere a piedi o in bicicletta dal centro. Per questo motivo nell’ultimo periodo molti di noi si sono dovuti far accompagnare con la macchina da genitori o amici, o hanno percorso a piedi zone non del tutto sicure. Questo problema non coinvolge solo noi studenti, ma anche lavoratori che finiscono tardi, persone non provviste di auto, anziani e più in generale gran parte degli utilizzatori abituali di Trentino Trasporti.”
Peccato che invece che pensare al ripristino del normale servizio, la Giunta, rispondendo alla mia interrogazione, abbia affermato che visti i dati del 2019 dai quali risulta che la percentuale di passeggeri a bordo dopo le 21 rappresenta circa il 2% dell'utenza giornaliera, e vista la garanzia di servizio minimo attraverso il servizio a chiamata per chi abbia necessità di spostarsi per ragioni lavorative, per ora e fino al termine dell'emergenza sanitaria verrà mantenuto l'attuale assetto del servizio.
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