Mercoledì il Consiglio provinciale sarà chiamato a discutere uno dei disegni di legge più importanti di questa legislatura: la norma che regolerà la procedura di rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche.Trento, 3 ottobre 2020
Si tratta di una partita fondamentale per il futuro del Trentino e per l’utilizzo e la gestione di una risorsa cruciale come l’acqua. Terminato la scorsa primavera l’iter in Commissione, il Vicepresidente Tonina, Assessore competente in materia, ha depositato oggi alcuni emendamenti, tra questi alcuni che avevo sollecitato nei mesi scorsi e che introducono alcune novità rilevanti e condivisibili. Tra i più rilevanti sicuramente la possibilità di ricorrere all’azionariato popolare per l’acquisto degli impianti asciutti, così da mantenerne il controllo pubblico. Opportunità questa sottoposta dal sottoscritto già un anno fa all’attenzione del Consiglio, e non posso quindi che giudicare positivamente il recepimento in norma.
Rimane tuttavia un nodo fondamentale sul quale non posso non esprimere una forte preoccupazione: la scelta di confermare una procedura di assegnazione delle concessioni basata sulla prevalenza del prezzo/canone. Ritengo infatti che questa scelta metta in secondo piano fattori che andrebbero invece ponderati come prioritari, come gli investimenti sugli impianti, gli interventi di tipo ambientale e la regolamentazione degli usi concorrenti rispetto all’utilizzo idroelettrico. Com’è facilmente comprensibile, una prevalenza del prezzo non valorizzerà né capitalizzerà il bagaglio di competenze e conoscenze che oggi è nelle mani della società a controllo pubblico, e che ha garantito in questi anni una gestione d’eccellenza delle molteplici partite collegate allo sfruttamento idroelettrico. Su questo punto l’impostazione della Giunta rimane quindi fissa nell’anteporre a tutto un’ottica meramente di cassa.
Per questo motivo, assieme ad altri emendamenti, ho depositato una proposta di modifica che ribalta questa priorità, come avvenuto peraltro in altri governi regionali, e che nella fase di gara riconsegnerebbe la priorità ad altri elementi di valutazione delle proposte di gestione che più del prezzo sono fondamentali per la sicurezza e la buona gestione delle risorse naturali e lo sviluppo sostenibile del nostro territorio.
Sarà inoltre mia cura depositare nei prossimi giorni un ordine del giorno con cui chiederò alla Giunta di impegnarsi a valutare nel concreto l’ipotesi dell’azionariato diffuso, con uno studio di valutazione giuridico ed economico da presentare alla commissione consiliare competente entro sei mesi dall’approvazione della legge.
Confido che il dibattito d’aula permetterà di migliorare in talsenso una norma che è, più di altre, fondamentale per il bene attuale e futuro di tutta comunità autonoma trentina.
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Partito Democratico del Trentino