Franco Ianeselli non si fa trovare impreparato. Scorre l’agenda costruita da imprese, ordini, società sportive e volontariato a pochi giorni dalla sua proclamazione a sindaco del capoluogo. E in gran parte vi ritrova i temi che già avevano contraddistinto la campagna elettorale: la funivia del Bondone, lo sportello edilizia, ma anche il turismo e il futuro dell’associazionismo. Temi che ora, da primo cittadino, declina con maggior precisione.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 26 settembre 2020
Sindaco Ianeselli. Partiamo con le sollecitazioni lanciate da Gianni Bort: il presidente della Camera di Commercio chiede di stimolare il turismo cittadino.
«Siamo convinti da sempre dell’importanza del turismo per la città di Trento. Un po’ meno lo è la giunta provinciale. E sul fronte del turismo, quello culturale è stato uno dei grandi successi degli ultimi anni: un filone che va sostenuto. Ma serve anche un’azione congiunta tra l’amministrazione e i privati per tenere alta la qualità, per fare in modo che il turista sia disposto a spendere anche qualcosa in più».
Nell’ambito del turismo si inserisce anche la realizzazione della funivia Trento-Bondone. In campagna elettorale l’ha sostenuta convintamente. Ora, da sindaco, come va avanti?
«Ora si diventa operativi prevedendo un confronto con la Provincia e con i privati interessati, visto che si è sempre parlato di un’opera da realizzare in partnership tra pubblico e privato».
Sempre Bort invoca più parcheggi attorno alla zona a traffico limitato. Cosa risponde?
«Il parcheggio all’ex Italcementi è già una bella opportunità: è vicino al centro ma non direttamente in centro. E arriverà anche la nuova struttura che aumenterà i posti auto all’ex Sit. Nella partita dei parcheggi rimane comunque fondamentale il fattore prezzo, che deve essere fissato al giusto valore per disincentivare l’afflusso di auto in centro storico. Francamente, non mi pare l’impostazione più corretta provare a portare le auto fin sulla porta dei negozi. Non è la mia impostazione né quella delle città europee. Credo sia corretto pensare a un mix di soluzioni che comprenda parcheggi vicini al centro, ma anche mobilità sostenibile, puntando su ciclabilità e trasporto pubblico».
Il presidente degli architetti Marco Giovanazzi ribadisce il nodo dello sportello edilizia.
«Sappiamo che questo è un nodo aperto e Giovanazzi, con l’attenzione che lo caratterizza, ce lo ricorda. Sono stati fatti passi in avanti ma su questo siamo pronti a proseguire con determinazione».
Dal general manager di Aquila Basket Salvatore Trainotti arriva il richiamo a prevedere nuovi spazi per lo sport.
«Trento è una città sportiva che non vive solo di sport negli impianti, ma anche di sport diffuso. Ma sul fronte delle strutture faremo il possibile e colgo la buona intuizione di Trainotti che invita a relazionarsi con i privati».
A chiedere un confronto per fare il punto sull’associazionismo, infine, è il presidente del Csv Giorgio Casagranda. Il volontariato, del resto, è uno dei capisaldi non solo di Trento, ma di tutto il Trentino.
«È vero, le associazioni sono la colonna che ha sostenuto la città durante la pandemia, che la sostiene oggi e la sosterrà domani. E quindi vanno aiutate. In questo senso faccio mio l’invito di Casagranda, puntando su un rapporto di condivisione delle scelte».
Un’ultima domanda che esula dall’agenda: il cambiamento climatico è una delle priorità che plasmerà le politiche dei prossimi anni. Se ne parla poco, ma Vaia ci ha insegnato che si tratta di un tema che interessa anche il Trentino. E le estati sempre più torride ce lo confermano.
«Non basta qualche albero in più, ma tanti alberi in più per far fronte alle nuove stagioni calde. Il cambiamento climatico è un tema effettivamente prioritario che noi vogliamo affrontare puntando sul risparmio energetico, sul riutilizzo, sullo stop al consumo di suolo. Temi che hanno sollevati i giovani del Fridays for future: giovani che in questo hanno fatto politica. La sostenibilità ha permeato anche la nostra campagna elettorale e sono sicuro che questo ha influito sul risultato: la città, su questo, chiede interventi».