L’aggressione di Andalo non va sottovalutata ed è doveroso rivolgere la più sincera vicinanza al giovane assalito. I grandi carnivori sono un elemento di ricchezza di questa terra ma la loro gestione richiede coerenza e fatica, sia per evitare situazioni problematiche sia per aumentare l’accettazione sociale.
Trento, 26 agosto 2020
I cittadini hanno bisogno di informazione per conoscere i comportamenti più utili, gli orsi vanno appunto gestiti ne’ demonizzati ne’ idealizzati. Il progetto lifeursus è stato un esempio di capacità della nostra terra. Ora la popolazione di orsi è in sicurezza dal punto di vista del suo ripopolamento, valorizzare - anziché scariche su di esse - le importanti competenze tecniche cresciute negli anni diventa un dovere per la politica. Questo significa sapere che gli esemplari che diventato confidenti e potenzialmente problematici sono una piccola percentuale, e quindi diventa necessario intervenire prontamente per la rimozione di quei singoli esemplari, più che ipotizzare un numero complessivo in astratto.
Siamo di fronte a una seconda impegnativa fase del progetto che chiede un investimento forte da parte del governo provinciale. La Giunta in questi due anni non ha investito, anzi ha disattivato iniziative, ha investito più nell’alimentare l’allarme. Apprendere che su M57 da mesi si segnalavano i comportamenti troppo confidenti senza che si sia intervenuti per tempo, denota carenze di linea importanti. E le richieste di aiuto a Roma poco si giustificano rispetto ad una competenza che è provinciale.
L’invito al Presidente Fugatti, ed a un assessore che si contraddistingue per l’assenza, è di esercitare le prerogative autonomistiche che abbiamo ottenuto nell’interesse sia dei cittadini che dell’ecosistema.