Il coordinamento provinciale del Partito Democratico del Trentino si è riunito ieri sera per un momento di riflessione condivisa, non inficiata da spinte emotive e in parte legittime, circa la vicenda che in questi giorni ha interessato il consigliere e vicepresidente del consiglio provinciale Alessandro Olivi.
Trento, 21 agosto 2020
Alessandro Olivi, presente in collegamento, ha ribadito quanto già in precedenza riferito: è stato percepito e restituito un contributo, pari a 3600 euro, percepito per sostenere le forti perdite subite dal suo studio professionale durante il periodo di forzosa chiusura generato dal lockdown. Trattasi, dunque, di situazione diversa rispetto alla richiesta, avanzata da altri politici, del ristoro di 600 euro previsti dall’Inps.
E’ bene precisare con chiarezza alcuni punti: la richiesta di sostegno economico avanzato dallo studio professionale di Alessandro Olivi è del tutto legittima, ai sensi della legge provinciale ed è avvenuta nella più completa trasparenza.
Lo stesso consigliere Olivi ha però ribadito che chi ricopre un incarico istituzionale ha il compito e il dovere di tutelarne l’integrità e l’onorabilità, evitando di prestare il fianco a facili e demagogiche strumentalizzazioni, che pure hanno tenuto banco, in varia forma, in queste giornate convulse. Alessandro Olivi, pienamente consapevole di ciò, ha deciso, autonomamente e in condivisione con il suo partito, di rassegnare le dimissioni da Vicepresidente del Consiglio provinciale, e ha voluto comunicarle in via prioritaria ieri sera al principale organo direttivo del partito.
Lo ha fatto per mettere al riparo da attacchi e speculazioni le istituzioni provinciali, che con onore ha sempre rappresentato, e il Partito Democratico, la sua comunità.
Il Partito Democratico ha accolto con un sincero ringraziamento la decisione di Alessandro Olivi, un atto concreto che rispecchia il suo profondo senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni e che permette al partito stesso di proseguire con slancio nella campagna elettorale.