Il Consiglio provinciale ha approvato oggi all’unanimità il disegno di legge proposto dal consigliere Alessandro Olivi che prevede l’applicazione di tariffe agevolate per la circolazione dei giovani trentini sugli impianti di risalita e le piste del territorio.
Trento, 5 agosto 2020
Con l’approvazione della nuova legge ora la Provincia, anche applicando misure compensative ai concessionari delle linee di trasporto, potrà favorire in collaborazione con le istituzioni scolastiche l’accesso dei giovani allo sci abbattendone i costi.
La proposta è approdata in Aula a seguito di un percorso che ha visto il confronto costante con gli attori del sistema neve e pratica dello sci: le società concessionarie degli impianti, gli sci club, i maestri di sci, i Comuni, la Federazione Italiana Sport invernali.
E’ la prima volta, dopo vari tentativi in passato, che assume valore di legge l’impegno della Provincia di promuovere concretamente la pratica dello sport invernale tra i giovani attraverso misure di carattere economico in favore delle famiglie.
E' il primo intervento legislativo sul tema a livello nazionale che potrà costituire un banco di prova anche per altre regioni alpine.
“Sempre meno giovani praticano lo sci nonostante gli sforzi finanziari delle istituzioni pubbliche nel potenziamento delle infrastrutture invernali. Ma lo sci non è solo business e presenze turistiche quanto invece un elemento costitutivo dell’identità e della cultura della montagna. Dobbiamo valorizzare competenze e professionalità partendo proprio dai giovani e dal loro senso di appartenenza alle comunità.” – afferma Olivi – “Ho chiesto e ottenuto che la Provincia assuma su di sé, in forza di una legge, il compito di responsabilizzare tutti i soggetti interessati ad accrescere la conoscenza e la pratica dello sci come fattore di sviluppo economico locale. Anche un turismo autentico e sostenibile ha bisogno di valorizzare le discipline della montagna che in modo non artificiale hanno costruito il nostro patrimonio identitario”.
“Ora la Giunta dovrà tradurre questa legge in azioni concrete coinvolgendo anche gli operatori economici ai quali chiedere uno sforzo di responsabilità nei confronti di coloro che in futuro avranno il compito di tramandare le nostre tradizioni” – conclude Olivi.