La conclusione dell'esame degli Ordini del Giorno al disegno di legge di assestamento del bilancio della Provincia autonoma di Trento, segna la conclusione della prima parte del dibattito consiliare e registra l'approvazione di alcune proposte del Gruppo consiliare del Partito Democratico.Trento, 29 luglio 2020
In particolar modo ricordiamo quelle relative alla nuova mobilità a Trento nord su proposta del Consigliere Alessio Manica; quelle di Alessandro Olivi afferenti la viabilità di Rovereto e quelle relative all'impegno a presentare una nota di variazione al DEFP e le garanzie per le minoranze consiliari dei Comuni trentini proposte dal Cons. Giorgio Tonini ed infine gli Ordini del Giorno sul percorso “CambiaMenti”, sulla riorganizzazione del lavoro nel pubblico e nel privato attraverso il modello “Family audit” e sulla formazione di giovani medici a firma della Consigliera Sara Ferrari.
Il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino, nell’esprimere una sincera soddisfazione per tali risultati, ritiene però necessario sottolineare l’inaccettabilità del comportamento totalmente silente della Giunta provinciale davanti alle richieste delle Minoranze di argomentare i pareri negativi sugli Ordini del Giorno presentati. La democrazia vive di confronto e di dibattito, magari anche aspro, ma pur sempre segno di vitalità e di partecipazione, mentre il silenzio istituzionale appartiene alle culture degli assolutismi altezzosi che, per loro stessa natura, ricordano le stagioni dei totalitarismi.
In secondo luogo colpisce come la somma degli Ordini del Giorno presentati dalle forze di maggioranza ha riguardato singole iniziative minori; interventi di scarso rilievo generale ed attenzioni parziali e parcellizzate. Ancora una volta la Giunta ha brillato per l'evidente assenza di ogni minima capacità programmatoria e di sistema e per la carenza di una visione del Trentino, che non può risolversi nel singolo marciapiede o nelle misure di sicurezza per il solo Comune di Lavis o nella previsione di modifiche ai piani edilizi per la residenzialità degli anziani a Rovereto, peraltro senza nemmeno coinvolgere il Comune interessato e con investimenti milionari a scapito di altre opere parimenti urgenti.
La manovra della Giunta è apparsa insomma ridotta all'orizzonte stretto della prossima campagna elettorale per il rinnovo dei Consigli comunali, quasi che governare sia finanziare il giorno per giorno, senza alcuna prospettiva e senza alcuna visione ampia sul futuro in un momento così difficile e complesso, dove le risposte non possono essere singole ed isolate, ma debbono rientrare in una grande e, possibilmente, condivisa strategia politica di lungo respiro. Spiace per l'occasione persa e per l’ennesima prova di ottusità e cecità della Giunta provinciale.
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