Stop al bilancio del Consiglio: «Kaswalder si paghi il danno»

Nessuno di loro tre ieri mattina si è presentato in Ufficio di presidenza. E senza i consiglieri di minoranza non è stato possibile approvare il documento contabile del Consiglio provinciale. Alla base del clamoroso gesto la scelta del presidente Walter Kaswalder di prevedere a bilancio anche il risarcimento dei danni all'ex segretario Walter Pruner.
G. Tessari, "Trentino2, 4 luglio 2020

 

Una scelta, quella di mettere in conto all'ente consiliare la condanna (in prima istanza) del giudice del lavoro per il licenziamento, sfociata in una sterile mozione di sfiducia, bocciata. Ma che ora i tre membri dell'Ufficio di presidenza hanno riportato caparbiamente sotto la luce dei riflettori. Attorno al tavolo di Palazzo Trentini Kaswalder ieri ha trovato ad attenderlo solo la leghista Mara Dalzocchio, mentre il vicepresidente Alessandro Olivi (Pd) ed i due commissari dell'Ufficio Michele Dallapiccola (Patt) e Filippo Degasperi non hanno voluto avvallare la scelta contabile: «La decisione unilaterale del presidente Kaswalder di licenziare il suo collaboratore ha posto in una condizione di grave imbarazzo l'istituzione.

Sul licenziamento non c'è molto da dire perché il giudice è stato chiaro: "motivo illecito". Politicamente se ne sono fatti carico la maggioranza e il presidente della Provincia Fugatti che, nel recente dibattito, hanno fatto spallucce, anche derubricando la vicenda "a questione personale tra Kaswalder e Pruner" come ha detto Dalzocchio» osserva Degasperi, componente di lunga esperienza dell'Ufficio.« Purtroppo è talmente "personale" che per rimediarvi Kaswalder propone all'Ufficio di presidenza un assestamento di bilancio che prevede di tagliare 250 mila euro dai fondi per il sostegno alle famiglie in difficoltà e destinarli alle previsioni della recente sentenza. Questo passaggio, supportato dalla maggioranza, deve essere ben chiarito ai trentini. Per questo i componenti di minoranza dell'Udp hanno proposto che, visto il sostegno incondizionato, anche a scapito delle famiglie in difficoltà, a farsi carico delle conseguenze economiche non siano i trentini ma giunta e consiglieri che hanno avallato e, a questo punto condiviso, le scelte di Kaswalder.

É la prima volta che sul bilancio del Consiglio non c è accordo ed è anche la prima volta (almeno negli ultimi 7 anni) in cui l'Ufficio di presidenza anziché occuparsi del miglior funzionamento del Consiglio si trova a far scelte politiche» chiude Degasperi. Sul tavolo, prossima convocazione dell'organismo mercoledì prossimo, ci sono due proposte per arrivare all'approvazione del bilancio. Una: sia la giunta provinciale ad impegnare le risorse per pagare il danno e su questo il presidente Maurizio Fugatti aveva detto di dovere fare delle verifiche, trattandosi comunque di una condanna cui mancano altri due gradi di giudizio. Oppure? «Oppure Kaswalder metta per iscritto che sarà lui a pagare il danno, di tasca propria» chiosa Degasperi. La maggioranza ha già pronta da tempo una mozione di sfiducia (con le firme necessarie) per "sfiduciare" Dallapiccola e conquistare la maggioranza dell'Ufficio in questione. I numeri, bastano 18 voti, ci sarebbero. La praticabilità d'aula peggiorerebbe. Di molto