Il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale, Giorgio Tonini, derogando ad una prassi consolidata che prevede il consenso trasversale sui documenti contabili del parlamento della nostra autonomia, si è astenuto stamani nel voto alla proposta di bilancio di assestamento presentata dal presidente Kaswalder alla Conferenza dei capigruppo.
Trento, 10 giugno 2020
La ragione dell’astensione, in sintonia con altri capigruppo di minoranza, segnala il disagio nel condividere un documento contabile che prevede un taglio severo alle risorse per le manifestazioni culturali e per la comunicazione all’opinione pubblica delle iniziative del Consiglio. Si tratta di tagli che allargano ulteriormente il divario tra le ingenti risorse comunicative delle quali dispone la Giunta provinciale e quelle messe a disposizione delle minoranze: un divario che indebolisce la qualità democratica del nostro sistema autonomistico.
Il taglio è reso tanto più discutibile in quanto serve a finanziare l’istituzione di un nuovo capitolo di spesa, definito “Oneri da contenzioso” e destinato a dare esecuzione alla sentenza giudiziaria che ha condannato il Consiglio a risarcire Walter Pruner, licenziato in modo illegittimo dal presidente Kaswalder: 95 mila euro nel 2020 e 56 mila l’anno nel 21 e nel 22 e 53 mila nel 23. Lo stesso presidente che oggi ci chiede di pagare con le risorse destinate a dare voce al pluralismo politico i danni causati dalla sua improvvida decisione.