«Realismo, tempestività, concretezza». Sono questi i pilastri su cui poggia «Trentoltre», quella che il sindaco Alessandro Andreatta già aveva definito «l’agenda della ripartenza», il documento che contiene la visione di giunta e maggioranza del capoluogo per affrontare la fase 2 dell’emergenza coronavirus.
"Corriere del Trentino", 28 maggio 2020
Lavoro e famiglia, «due priorità assolute», ma anche scuola e sport, cultura e volontariato, mobilità. Interventi per 6,3 milioni di euro da concretizzare nell’assestamento di bilancio di fine giugno, con a disposizione anche i 15,1 milioni dell’avanzo di amministrazione.
Un «documento politico» frutto di una condivisione serrata pur nelle modalità consentite dal lockdown, per affrontare una fase 2 «che rischia di essere ancora più complicata della prima — chiosa il sindaco — soprattutto perché sarà protratta nel tempo e richiede di cambiare per un periodo lungo abitudini consolidate, modi di lavorare, di muoversi, di relazionarsi con gli altri». «La politica deve esserci, è costruzione del futuro — aggiunge — ecco perché abbiamo messo a punto questo piano, tenendo conto del breve periodo che ci separa dalla conclusione del mandato amministrativo, ma anche “guardando oltre” con doverosa lungimiranza».
Ecco allora che nel susseguirsi di provvedimenti messi nero su bianco da giunta e maggioranza figurano la rimodulazione delle aliquote Imis ai proprietari di immobili che concernono le categorie economiche (non la casa) se intervengono a favore dell’affittuario con la riduzione concreta del canone di locazione, la gratuità della Cosap dal primo maggio al 31 ottobre (con compensazione nel 2021 su canoni eventualmente pagati a marzo e aprile), la possibilità di somministrazione anche su plateatico (già in atto 210 autorizzazioni) e di ampliamento della superficie occupata (80 richieste già acquisite). In valutazione la possibile istituzione di un nuovo mercato contadino a Trento nord, ma anche il riavvio (già da 3 settimane) dei cantieri delle opere pubbliche, dal tempio crematorio al restauro della fontana del Nettuno.
Ancora, stanziamenti specifici per garantire buoni spesa e pacchi viveri, per potenziare il sostegno al canone di affitto, per incrementare le possibilità di impiego di persone disoccupate in attività socialmente utili. L’elenco è lungo e articolato, prevede anche l’accelerazione del percorso di digitalizzazione delle pratiche e dei servizi comunali, il lavoro, di concerto con la Provincia, per favorire il rientro a scuola (dal nido all’università) e le attività sportive (con contributi alle società e ad Asis). Allo studio anche un bonus da destinare alle famiglie, ma non 100 euro per ogni figlio minore come proposto dal centrodestra: la maggioranza intende tenere conto della situazione economica del nucleo e destinare la somma per far fronte alle spese legate alla crescita culturale, in campo sportivo e per la didattica. Ci sono poi fondi per la cultura, per le associazioni, per l’assistenza agli anziani. Senza dimenticare il capitolo, cruciale, della mobilità, con l’attivazione di una rete ciclabile d’emergenza e il potenziamento del bike sharing.
Provvedimenti che dovranno trovare concretezza nell’assestamento di bilancio, che arriverà in Aula a fine giugno e in vista del quale il centrodestra ha già presentato un pacchetto di proposte promettendo «battaglia dura» se non dovessero trovare condivisione. Una fuga in avanti che, a detta di Andreatta, ha lasciato giunta e maggioranza «spiazzate e deluse»: «Siamo partiti dal cercare il più possibile percorsi condivisi e dalla volontà di lavorare insieme, ma non siamo certo noi a essere venuti meno a questa impostazione — sottolinea — questo passaggio ci ha messo in difficoltà e non depone a favore della ricerca di un percorso comune che spero comunque possa arrivare».
Gli appunti offrono spunti sul rilancio delle attività economiche (rimodulazione Imis, Cosap gratuito fino ad ottobre, aree pedonali nei fine settimana), sostegno a famiglie e ragazzi, sostegno alla cultura con la creazione di un fondo straordinario e interventi a favore della mobilità sostenibile (aree 30 e corsie ciclabili).
Fra i contenuti il lavoro (nessuno sia lasciato indietro), i tempi (Trento cambia ritmo), gli spostamenti (la città del quarto d'ora) e le relazioni (inventare gli spazi).
Il documento dovrà ora essere discusso in Consiglio comunale.