Dopo un’interrogazione alla Giunta che giace senza risposta da oltre sei mesi, il Gruppo consiliare Provinciale del Partito Democratico del Trentino torna ad incalzare l’Esecutivo provinciale sull’annunciata volontà di distribuire i dividendi dell’Autostrada del Brennero S.p.A. ai propri soci, pubblici e privati. Trento, 27 maggio 2020
Lo fa con una nuova interrogazione, della quale è primo firmatario il Presidente del Gruppo Giorgio Tonini e che è stata sottoscritta da tutti i consiglieri PD, che chiede al Presidente Fugatti di dimostrare quale visione strategica si celi dietro la scelta di liquidare 100 milioni di euro per distribuirli nei bilanci dei soci pubblici e nelle tasche di quelli privati.
“Il fatto che si pensi di distribuire soldi dell’A22 – confida Tonini – mentre l’A22 stessa è impegnata nella richiesta di cassa integrazione per i propri dipendenti, stride non solo con il buonsenso, ma anche con alcuni principi della buona amministrazione. Che senso ha liquidare con una mano dividendi per circa 100 milioni di euro complessivi, 14 dei quali destinati ai soci privati (!), mentre si avanza la richiesta di Cassa integrazione per una quota significativa dei propri dipendenti? Quale visione strategica rivela una simile volontà? Perché non ci si concentra piuttosto sulla strada maestra del rinnovo della concessione, resa probabilmente meno impervia dall’attenuazione della normativa europea contro gli aiuti di Stato?”.
Questioni di grande rilevanza e attualità, rese ancora più sensibili dalla possibilità che la Provincia utilizzi le risorse così acquisite non per finanziare investimenti necessari, ma per sostenere spesa in conto corrente.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE
Interrogazione n.
Distribuzione dei dividendi da parte di Autostrada del Brennero S.p.A.:
100 milioni di euro ai soci pubblici e privati. Quale visione strategica?
Il 22 novembre 2019 abbiamo depositato l’interrogazione a risposta scritta n. 1011 per ottenere dalla Giunta alcuni chiarimenti rispetto alla richiesta di una distribuzione straordinaria dei dividendi presentata dalle amministrazioni pubbliche socie della Autostrada del Brennero S.p.A.
A cinque mesi dalla scadenza prevista per l’ottenimento di una risposta (non ancora pervenuta) e dopo un certo dibattito ospitato dagli organi di stampa ed anche – rapidamente – dall’Aula consiliare, il tema torna ad essere rilevante per gli effetti dell’emergenza sanitaria causata dal virus Covid-19.
Se non è infatti nuova l’idea di ricavare fondi dall’A22 per immettere liquidità nei bilanci dei soci pubblici e nelle tasche di quelli privati, il fatto che ciò possa avvenire mentre l’A22 stessa è impegnata nella richiesta di cassa integrazione per i propri dipendenti, sembra stridere non solo con il buonsenso, ma anche con alcuni principi della buona amministrazione.
Appare infatti difficile considerare comprensibile e lineare la scelta di liquidare dividendi nel mentre si avanza la richiesta di Cassa integrazione per una quota significativa dei propri dipendenti, con gli effetti negativi sul sistema e sui bilanci familiari dei lavoratori che questa scelta comporta. Eppure, alla distribuzione di parte della riserva straordinaria stabilita dall’assemblea della A22 nel dicembre 2019 (per l’ammontare di circa 65 milioni di euro, di cui oltre 9 milioni di euro destinati ai soci privati), si aggiungerebbe ora una seconda liquidazione, che dovrebbe essere deliberata nell’assemblea della società prevista per il mese prossimo, per altri 35 milioni di euro, di cui quasi 5 milioni finirebbero ai soci privati.
Appare infine discutibile, segno di una preoccupante carenza di visione strategica, la concentrazione della società sugli obiettivi a breve, mentre resta del tutto impraticata, dagli amministratori e dai soci, la strada maestra del rinnovo della concessione, resa probabilmente meno impervia dall’attenuazione della normativa europea contro gli aiuti di Stato e resa quanto mai urgente dalla significativa quantità di risorse che per questa via sarebbero utilizzabili a sostegno di una politica di investimenti.
Tanto premesso, interroghiamo il presidente della Provincia per sapere:
A norma di regolamento, chiediamo risposta scritta.
Consigliere Giorgio Tonini
Consigliere Luca Zeni
Consigliere Sara Ferrari
Consigliere Alessio Manica
Consigliere Alessandro Olivi
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