L’investimento previsto dal disegno di legge è pari a due milioni di euro, cioè una cifra sostenibile dentro le politiche di spesa della Provincia, per un settore strategico e che non può essere lasciato all’abbandono ed all’improvvisazione.
Trento, 22 maggio 2020
Nella consapevolezza della centralità della cultura, non solo per lo sviluppo della comunità ma anche quale indicatore della ripresa sociale ed economica del territorio dopo la fase più acuta dell’emergenza pandemica e registrando le diffuse preoccupazioni dei mondi culturali professionistici e non con particolare riguardo alle arti dello spettacolo dal vivo e riprodotto, il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico, su iniziativa del Cons. Luca Zeni, ha elaborato un importante contributo tecnico, tradotto in una organica proposta di legge sottoscritta anche dai consiglieri Ferrari e Manica, per dare sostegno alle attività culturali tutte, alla loro ideazione, produzione e circuitazione, nel solco delle competenze primarie in materia e di una tradizione di civiltà propria dell’autonomia trentina.
Definire regole, scadenze e modalità di riapertura di teatri, cinema, spazi culturali ed altri luoghi di aggregazione culturale e sociale; stabilire modalità utili alla ripresa delle produzioni culturali professionistiche e non; programmazione delle prossime stagioni di spettacolo sul territorio e riduzione dei processi burocratici sono le premesse, nel disegno di legge, per l’istituzione di un fondo di emergenza provinciale destinato a rispondere ai problemi dei lavoratori del settore; ai nodi della produzione e circuitazione; all’erogazione di interventi a fondo perduto e sotto forma di prestiti senza interessi erogabili entro trenta giorni a valere per l’anno 2020 e prorogabili anche al successivo anno 2021, se la crisi dovesse perdurare con quest’intensità.
Ma non solo. Finanziamenti ad iniziative espositive di pregio ed a forte valenza territoriale, sia legate alla narrazione degli avvenimenti occorsi con la pandemia come alla grande arte figurativa dell’area euroregionale ed iniziative di sostegno al sistema bibliotecario per una diffusione dello spettacolo dal vivo e riprodotto in quelle realtà del Trentino dove non c’è un teatro o un luogo consimile adatto alla rappresentazione pubblica.
L’investimento previsto dal disegno di legge è pari a due milioni di euro, cioè una cifra sostenibile dentro le politiche di spesa della Provincia,per un settore strategico e che non può essere lasciato all’abbandono ed all’improvvisazione. In questo senso, il disegno di legge del Partito Democratico rappresenta, senza dubbio, un contributo costruttivo ed aperto ad ogni miglioramento possibile, nell’esclusivo interesse della cultura trentina e dei suoi protagonisti.