Per finanziare la manovra economica anti Covid, approvata con la recente legge n.3/2020 alla quale hanno offerto un contributo costruttivo anche le opposizioni, si è reso necessario riprogrammare alcuni investimenti e ridurre voci del bilancio. La scelta della Giunta, tra le altre, ha riguardato il capitolo delle attività culturali provinciali, che subisce una riduzione complessiva di oltre 2 milioni euro. Colpisce il fatto che di questi quasi la metà, ossia 900.000 euro, derivano da un taglio al budget assegnato al Mart. Alessandro Olivi, 21 maggio 2020
"È una decisione che preoccupa perché riguarda una delle istituzioni culturali potenzialmente più importanti del Trentino e perché rischia di indebolire una delle line di sviluppo strategiche di Rovereto. Città che, accanto alla rigenerazione delle aree e dei talenti produttivi e alla promozione del territorio attraverso il turismo, ha nella filiera della cultura e della formazione uno dei suoi capisaldi."
Dopo il recente e non condivisibile disimpegno della Giunta rispetto agli investimenti nell' edilizia scolastica progettati proprio per connettere in modo del tutto innovativo gli ambiti dell’istruzione, della cultura e dello sviluppo tecnico e produttivo, Rovereto si vede nuovamente colpita in una delle sue principali vocazioni.
Per questa ragione il consigliere Olivi ha depositato un’interrogazione alla Giunta con la quale chiede di conoscere le ragioni e le ripercussioni di questa scelta. In particolare, per sapere come l’esecutivo provinciale intenda combinare la ricorrente retorica del “rilancio” e la (non sempre centrata) attenzione mediatica che attorno al Mart si è sviluppata con un taglio così importante del suo budget. Per sapere se tale scelta sia stata comunicata e concordata con il presidente del Mart e il suo cda. Se la decisione di nominare quale nuovo Direttore un dirigente interno, proveniente dall’area contabile e amministrativa, sia in qualche modo legata alla volontà di centrare le nuove attività più sul piano della sostenibilità economica che della creatività e dello sviluppo. Per conoscere quali effetti la riduzione di risorse avrà sui necessari investimenti in ricerca, sviluppo e promozione di nuove competenze a partire dalla qualità del lavoro degli addetti.
Nell'interrogazione si chiede conto anche degli oltre 400.000 euro di taglio comminati al Capitolo 52000 “Investimenti per le strutture culturali e per il sistema bibliotecario del Trentino”; di quali effetti avranno sul Centro Servizi Culturali S. Chiara i tagli di 250.000 euro decisi al capitolo 354300 e di cosa comporterà per le scuole musicali il taglio di oltre 200.000 euro comminato al capitolo 353000.
"Ho sempre insistito, sin dall’inizio e senza mai cedere alla tentazione della polemica personale, sulla preoccupazione che tutta l’attenzione che doverosamente dovrebbe essere concentrata sul futuro del Mart, finisse per essere assorbita dalla figura del suo mediatico Presidente. Ora è giunto il momento per dirci se su questa istituzione vogliamo investire pensando più al futuro del Mart e meno al presente di Sgarbi" conclude il Vicepresidente Olivi.
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