La giunta provinciale oggi enuncia, come fosse una sua grande decisione, l’implementazione di posti letto in terapia intensiva ed il potenziamento della medicina di territorio. In realtà si tratta semplicemente del recepimento del Decreto Rilancio approvato a livello nazionale, che nei primi due articoli chiarisce come devono essere spesi i 40,7 milioni di euro che lo stato verserà alla sanità trentina (i primi due articoli del Decreto).
Luca Zeni, 21 maggio 2020
Questa emergenza sanitaria ha mostrato con grande evidenza che, ancora una volta, il tema è come si esercita l’autonomia. Che significa, nei confronti dello Stato, non rinunciare ad un metodo pattizio e mostrare di tanto in tanto i muscoli rivendicando competenze, ma proporre progetti, idee, dimostrando una capacità programmatoria e organizzativa superiore.
Questa Giunta l'autonomia non l'ha esercitata, rinunciando ad essere regista del sistema provinciale, coordinando ad esempio strutture private, case di riposo, laboratori di analisi e indicando, fin dalle prime, decisive fasi dell'epidemia, una strategia chiara.