Otto temi per guardare oltre la crisi causata dall’emergenza sanitaria. Altrettanti ambiti nei quali definire una serie di azioni puntuali che il Comune possa mettere in campo per aiutare la città capoluogo a superare il coronavirus.
E. Ferro, "Corriere del Trentino". 5 maggio 2020
Alessandro Andreatta l’ha definita un’«agenda della ripartenza», nella quale annotare in maniera concreta le cose da fare: «Un documento asciutto, che tocchi una selezione di temi che ci sta a cuore — spiega il sindaco di Trento — consapevoli di avere davanti ancora qualche mese e non anni di mandato, ci sembra responsabile provare a disegnare una mappa che ci aiuti a guardare avanti».
A questo stanno lavorando alacremente Andreatta e i suoi assessori, procedendo «per temi» e «con il supporto degli ordini del giorno condivisi con le minoranze e approvati dal consiglio comunale alla metà di aprile». L’obiettivo è arrivare in «tempi brevi» a stendere un piano d’azione che preveda per ogni ambito «un paio di iniziative concrete» che si possano attivare nei prossimi mesi. «Attenzione alle famiglie e alle fragilità» è il primo obiettivo che il sindaco nomina, all’interno del quale declinare «le azioni e il sostegno che come amministrazione comunale possiamo mettere in campo». C’è poi il grande tema delle opere pubbliche: «Si tratterà di capire bene quali saranno confermate, quali non sono prioritarie, se ce ne saranno di nuove da introdurre — evidenzia — dovendo poi intervenire con risorse per tanti altri settori, andrà fatta una valutazione di ciò che intendiamo confermare, togliere o spostare più avanti nel bilancio». Una riflessione già condivisa dall’assessore Italo Gilmozzi con la commissione bilancio la scorsa settimana in sede di presentazione dell’avanzo di gestione 2019 (il tesoretto da 15 milioni di euro).
C’è poi il fronte economico, rappresentato da «tutti coloro che costruiscono città, sia per i residenti che per i turisti» secondo la definizione di Andreatta, dunque le categorie economiche di artigianato, commercio, pubblici esercizi, turismo. «Sarà necessario, inoltre, ripensare la mobilità, una componente decisiva della nostra agenda — ammette — si tratterà di un tassello molto concreto e operativo, già ne abbiamo avuto un assaggio oggi (ieri, ndr) con il ritorno al lavoro di una parte delle persone ma che poi diventerà molto più problematico con l’inizio delle scuole a settembre. Meno posti sugli autobus urbani ed extraurbani, più ciclabilità e pedonabilità: ciò significa ad esempio la predisposizione di nuove piste ciclabili o l’allargamento di quelle già esistenti».
Nell’agenda la giunta Andreatta non dimentica la cultura: «L’obbligo del distanziamento fisico e delle mascherine non significa che l’attività culturale non possa riprendere considerato che abbiamo davanti l’estate — fa sapere il sindaco — Riapriranno i musei e le biblioteche, probabilmente dal 18 maggio, poi si cercherà di attivare qualche format che riveli che la dimensione culturale è ancora presente e importante». L’assessore Corrado Bungaro è già al lavoro da settimane.
Altro ambito di fondamentale importanza, per Andreatta, è quello educativo («si tratterà di capire, con tutte le accortezze del caso, se possiamo sostenere, ad esempio mettendo a disposizione strutture, le realtà che organizzano i centri estivi per bambini e ragazzi»), ma in agenda ci sono anche lo sport, con la necessità di verificare «quale sostegno dare alle società, quale il ruolo del Comune e come ripartire con le attività bloccate» e l’ambiente: «Questa emergenza ci ha detto che si dovrà lavorare anche su un approccio ambientale diverso».