A Mori la Giunta vuole farsi trovare pronta quando governo e provincia stabiliranno i limiti dell'azione amministrativa locale e ha già avanzato alcune proposte per far ripartire il comparto economico. Con originalità e concretezza.
Mori, 3 maggio 2020
«Da diverse settimane ci stiamo muovendo per cercare di capire quali sono le risorse che si possono liberare nel bilancio e quali sono le aree di intervento che potrebbero sollevare un po' quelle categorie che in questo periodo sono state maggiormente colpite. Siamo un territorio votato all’artigianato e al commercio: molte sono le aziende ben radicate, tante a conduzione famigliare con alcuni dipendenti. Si tratta di persone che hanno garantito per tanti anni lavoro sul territorio, quindi fare qualcosa per loro è fare qualcosa per tutti noi. E’ una lotta contro il tempo, che è pochissimo perché i conti dei fornitori, la merce invenduta, spesso anche gli affitti non sono stati dilazionati dai locatari: sono tutte spese che senza entrate da due mesi inevitabilmente mettono in difficoltà».
Le proposte si muovono su due direttrici: una parte interviene direttamente sulle spese delle attività economiche, l’altra riguarda invece i grossi cambiamenti che le attività economiche saranno chiamate a fare per garantire i distanziamenti e tutte le misure di sicurezza necessarie anche finita la fase di emergenza:
1. PLATEATICI: riduzione del canone e delle spese di pubblicità permanente (le insegne). Ampliamento delle concessioni: fino a 50 metri in aggiunta a quelli esistenti o ex novo per quelle attività che fino ad oggi non li avevano. E non solo per bar e ristoranti che davanti alla bella stagione possono sperare di recuperare così qualche coperto, ma anche per negozi e cantieri.
2. Rimodulazione del CANONE dovuto dagli AMBULANTI che da regolamento attuale non prevede alcuna restituzione o riduzione per gli spazi non occupati a causa della pandemia e l'introduzione di esenzioni per canoni di concessione e affitto.
3. Modifica della VIABILITA’ DEL COMUNE per agevolare il distanziamento.
4. LIBERALIZZAZIONE DEGLI ORARI per piccoli commercianti e attività artigianali se davvero, come pare ad oggi, saranno chiamati a ridurre il numero di clienti contemporaneamente in negozio.
«Incrementiamo le spese all'interno della nostra comunità, perché i negozi sono presidi importanti per il benessere di tutti».