Insieme per il cambiamento: un impegno straordinario per il rilancio del Trentino. È questo il titolo del contributo programmatico di politica economica e sociale presentato oggi alla stampa dai Capigruppo di minoranza di Pd, Patt, Futura, Upt, Oct in Consiglio provinciale.
Trento, 30 aprile 2020
Un documento che parte dalla consapevolezza che il Trentino si trova dinanzi ad una crisi inedita nella sua gravità, e che la politica deve dimostrare capacità di coinvolgere e valorizzare il contributo e l’esperienza di ogni componente, politica, sociale, culturale, della comunità.
Uno scenario di fronte al quale servirebbe un patto di responsabilità e una cabina di regia, mentre la la Giunta Fugatti preferisce ostinarsi a concentrare le decisioni in sedi sempre più ristrette, sulla base di una preoccupante presunzione di autosufficienza che alla prova dei fatti sta mostrando tutta la sua debolezza.
Insieme per il cambiamento: un impegno straordinario per il rilancio del Trentino
Contributo programmatico di politica economica e sociale proposto dai gruppi Pd, Patt, Futura, Upt, Oct in Consiglio provinciale
1. Il contesto: una crisi di inedita e straordinaria gravità
A seguito della pandemia da Covid-19, l’Italia perderà nel solo 2020 l’8 per cento del pil, poco meno di quanto ha perso nei cinque anni della recessione 2008-2012. Il deficit arriverà al 10 per cento del pil e il debito sfonderà il muro del 150. A differenza dell’altra volta, in Trentino le cose andranno peggio: pil -13 per cento e bilancio provinciale -350/400 milioni. La differenza col resto d’Italia la fa soprattutto il turismo, vero epicentro della crisi. Questi numeri significano imprese che chiudono, persone che perdono il lavoro, famiglie che vedono ridursi il reddito fino alla povertà.
2. Una risposta ugualmente straordinaria, nel merito e nel metodo
Dinanzi ad una crisi inedita nella sua gravità, la politica deve dimostrare capacità di coinvolgere e valorizzare il contributo e l’esperienza di ogni componente, politica, sociale, culturale, della comunità trentina. Servirebbe un patto di responsabilità oltre le ragioni di parte. E servirebbe una cabina di regia nella quale esso potesse esprimersi. La Giunta Fugatti ha preferito il metodo opposto, concentrando le decisioni in sedi sempre più ristrette, sulla base di una preoccupante presunzione di autosufficienza, che alla prova dei fattista mostrando tutta la sua debolezza.
3. Uno “schema” di Piano per il breve e il medio periodo
Tanto più in questa situazione, le minoranze consiliari avvertono la responsabilità di esercitare una funzione di governo anche dai banchi dell’opposizione ed hanno quindi raccolto le loro idee e proposte in quello che potrebbe essere definito uno “schema” di Piano di interventi immediati, ma anche di prospettiva, sia per le imprese che per le famiglie. Perché è essenziale uscire dalla crisi, ma è decisivo uscirne più forti, più competitivi sul piano economico e più attrezzati su quello sociale. Insieme alla capacità e alla voglia di innovare, la sostenibilità ambientale e sociale degli interventi deve essere il criterio fondamentale delle scelte di investimento e di sviluppo.
4. Garantire le risorse innovando la finanza provinciale
Per far fronte alle conseguenze della crisi, serve una manovra complessiva di più di un miliardo di euro. Una parte dovrà essere ricavata rimodellando il bilancio della Provincia. Una parte dovrà essere ricavata dalla revisione dei rapporti finanziari con lo Stato. Una parte dovrà essere recuperata dalle risorse che saranno destinate al Trentino dalle nuove linee di credito da parte dall’Unione europea. Il Trentino dispone infine di un elevato merito di credito sui mercati finanziari: il suo rating è alto e la situazione debitoria è equilibrata, in netto calo negli ultimi anni; è quindi possibile ed auspicabile che l’iniezione di liquidità necessaria per fronteggiare questa crisi passi anche attraverso l’assunzione di debito a medio lungo termine.
5. Le priorità programmatiche
La riprogrammazione delle risorse provinciali e l’attivazione di tali risorse straordinarie, dovrebbero consentire di perseguire i seguenti prioritari obbiettivi: a) una gestione efficiente della fase 2 dell’emergenza, in grado di garantire sicurezza sanitaria e sostenibile progressiva ripresa delle attività; b) un efficace sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà, attraverso la integrazione coordinata delle misure già adottate dallo Stato con quelle provinciali. c) il sostegno al sistema delle imprese, con misure immediate, anche a fondo perduto, che garantiscano la liquidità e incentivi all’innovazione ealla crescita qualitativa in tutti i settori; d) un piano di investimenti pubblici (provinciali e comunali) ispirato al principio della immediata cantierabilità, e dimensionato in modo tale da poter intercettare la domanda del sistema locale delle imprese; e) un forte impulso alle politiche di innovazione digitale nel settore pubblico e privato, a cominciare dalla pubblica amministrazione e dalla scuola
Il documento si conclude con un ampio ventaglio di proposte nei diversi settori dell’economia e della società trentine: dall’industria al no-profit, dalla mobilità all’energia, dall’agricoltura al turismo, dal nuovo welfare all’innovazione tecnologica, dall’edilizia alla cultura.