Ferrari e Manica: La Giunta consenta gli spostamenti per orti, piccoli terreni e serre anche se situati in comuni diversi da quello di residenza

I consiglieri del Partito Democratico Sara Ferrari e Alessio Manica hanno depositato oggi una proposta di mozione che impegna la Giunta a consentire la cura e la manutenzione degli orti anche qualora si trovino in comuni diversi da quello di residenza e per consentire ai proprietari l’approvvigionamento libero presso serre e vivai.
Trento, 24 aprile 2020

 

“Ha poco senso – confida la consigliera Ferrari – proibire l’accesso a orti che si trovino fisicamente collocati in comuni diversi da quello di residenza o di domicilio. Il Trentino è infatti contraddistinto da numerosi piccoli comuni, e la possibilità che i terreni si trovino oltre i confini di residenza è molto elevata”. 

“Lo stesso principio – osserva Manica – ritengo debba valere per l’approvvigionamento di piantine, sementi o altro presso le serre e i vivai aperti sul territorio. Non è infatti per nulla detto che ogni comune abbia un proprio vivaio, né che quel vivaio, nel caso esista, sia il più comodo da frequentare, o sia quello 'di strada' nel compiere il tragitto abitazione-orto”.

A rafforzare le richieste dei due consiglieri del Partito Democratico del Trentino è intervenuto anche il Governo nazionale, che ha recentemente esplicitamente disposto di consentire la cura e la manutenzione di orti e terreni privati, e di permettere dunque alle persone di spostarsi per raggiungerli, anche qualora questi si trovino in comuni diversi da quello di residenza. Una previsione che Ferrari e Manica chiedono venga estesa in trentino anche a chi, pur non essendo di prima professione agricoltore, integra la propria attività principale con attività di tipo agricolo.

IL TESTO DELLA MOZIONE

 

Trento, 22 aprile 2020

 

 

Proposta di Mozione n.

 

Consentire la cura e la manutenzione di orti e terreni privati in comuni diversi da quello di residenza e permettere il rifornimento presso serre e vivai extra-comunali

 

Il 15 aprile 2020, con apposita ordinanza (prot. n. A001/2020/211412/1), il presidente della Provincia autonoma di Trento ha introdotto una serie di modificazioni ai vincoli e alle preclusioni stabiliti con precedenti ordinanze. Tra le altre, permettendo esplicitamente gli spostamenti necessari alla cura dell’orto effettuati all’interno del comune in cui la persona fisica proprietaria o posseditrice si trova.

Detta previsione risulta tuttavia da un lato priva – con riferimento al Trentino – del necessario principio di ragionevolezza, e dall’altro superata. In un territorio come il nostro, infatti, contraddistinto da numerosi e piccoli comuni, la possibilità che un orto si trovi fisicamente collocato in un comune diverso da quello di residenza o di domicilio del legittimo proprietario/possessore è assai elevata, ed appare dunque eccessivamente restrittivo non consentirne a questi la cura. Stesso ragionamento si ritiene debba poi valere anche per l’approvvigionamento di piantine, sementi o altro presso le serre e i vivai aperti sul territorio. Non è infatti per nulla detto che ogni comune abbia un proprio vivaio, né che quel vivaio, nel caso esista, risulti il più comodo da frequentare nel compiere il tragitto abitazione-orto.

Accanto a queste valutazioni specifiche, la preclusione sopracitata appare superata dalla successiva ed esplicita previsione, da parte del Governo nazionale, di consentire la cura e la manutenzione di orti e terreni privati, e di permettere dunque alle persone di spostarsi per raggiungerli, anche qualora questi si trovino in comuni diversi da quello di residenza, a patto di poter certificare la proprietà o il possesso degli stessi, di utilizzarli per una produzione per autoconsumo, e indicando il percorso compiuto per raggiungerli.

Infine, in un territorio fortemente agricolo come quello provinciale, dove la cura di orti o piccoli terreni non è prerogativa solo di pensionati e professionisti, si ritiene necessario estendere l’autorizzazione a svolgere dette anche attività extra-comunali anche a chi, non essendo di prima professione agricoltore, integra la propria attività principale con attività di tipo agricolo.

 

Tanto premesso, il Consiglio impegna la Giunta:

 

  1. a consentire la cura e la manutenzione di orti e terreni privati, e di permettere alle ai proprietari o possidenti di spostarsi per raggiungerli, anche qualora questi si trovino in comuni diversi da quello di residenza;
  2. a consentire l’approvvigionamento di piantine, sementi o altro presso serre e vivai anche qualora si trovino in comuni diversi da quello di residenza e domicilio o di collocazione dell’orto da curare.
  3. a estendere l’autorizzazione a svolgere attività di cura e manutenzione di orti e terreni anche siti in territorio extra-comunali anche a chi, non essendo di prima professione agricoltore, integra la propria attività principale con attività di tipo agricolo.

 

cons. Sara Ferrari

cons. Alessio Manica