Libri e biblioteche, un futuro da scrivere:serve una visione unitaria

Ai tempi del coronavirus, anche per i libri è cambiato tutto: la chiusura delle biblioteche ha indubbiamente contribuito a questo radicale mutamento. I prestiti sono stati bloccati, è stata mantenuta (e anche potenziara) la possibilità di accedere alle risorse presenti online.
Giacomo Pasquazzo, "Corriere del Trentino", 23 aprile 2020

Ora, mentre si discute di fase 2, anche in Trentino si pone il problema della "prospettiva" e del futuro dei libri e delle biblioteche. A dire il vero mancano delle linee o delle proposte per la fase 2, sia a livello nazionale sia a livello provinciale. I libri non sono solo dei meri strumenti di compagnia. Sono molto di più. Rappresentano la curiosità e contribuiscono alla formazione delle persone. Per moltissimi, i libri rappresentano degli strumenti di lavoro e il "blocco delle biblioteche" limita e comprime le loro possibilità (così come anche in altri ambiti lavorativi sono presenti altre tipologie di limitazioni).  Una buona notizia arriva da UNITN che provvederà a consegnare a domicilio i libri richiesti da determinati utenti. Anche a Merano si sta sperimentando una simile iniziativa. 

Ecco, sarebbe opportuno studiare una strategia  quantomeno provinciale (direi, nazionale) per nuove modalità di prestito dei libri appartenenti al patrimonio delle Biblioteche. In Trentino, per esempio, le consegne potrebbero essere effettuate tramite il personale del Progettone o tramite il sistema di consegne a domicilio organizzato dai negozi di alimentari e promosso dal mondo cooperativo. Si potrebbe mettere in campo un sistema capace di prevedere il ritiro dei libri in biblioteca, il package e la consegna a domicilio (e anche il percorso inverso). Si potrebbe creare così una rete composta da tante piccole reti territoriali. Tutto ciò potrebbe diventare un modello per altre realtà italiane ed europee. È fondamentale però che vi sia una visione di sistema, evitando che ogni biblioteca pensi soltanto a sé stessa.

Resta da analizzare e approfondire il tema della consegna. Serve porre all'aria aperta per 72 ore un libro che è stato "toccato" da un utente? Se sì, studiamo sistemi e modalità che possano permettere alle Biblioteche di garantire la sicurezza degli utenti. Per alcune settimane (mesi) le Biblioteche non potranno essere un luogo di incontro e quindi dovranno rinunciare a parte della loro mission. È fondamentale però che si discuta anche dei prestiti. I libri sono dei piccoli mondi che permettono a tutti noi di costruire altri mondi.