Anche il Comune di Trento si avvia verso la «fase 2», quella della ripresa e soprattutto della gestione di una riapertura che vedrà la città capoluogo in prima fila. Ieri la giunta comunale ha dedicato una lunga seduta ai possibili scenari del dopo virus. Sul tavolo sono affiorati temi caldi come commercio, trasporti, scuola, questioni fiscali."Corriere del Trentino", 21 aprile 2020
In settimana ci saranno incontri con gli operatori economici, che stanno attraversando un momento di profonda crisi, e con la Provincia con la quale si dovranno armonizzare tutta una serie di scelte a partire dal trasporto pubblico. Ovviamente l’analisi della situazione non ha ancora prodotto precise linee guida — linee guida che potranno essere concordate anche con il coinvolgimento del Consiglio comunale — ma la bussola da seguire è stata attivata e porterà entro l’anno alla revisione dei tempi della città.
Orari flessibili
Un passaggio inevitabile, che altre città italiane stanno in queste ore affrontando. Con una ripresa che ancora per molto tempo non potrà essere una sorta di «liberi tutti», costringendo quindi le persone a mantenere le distanze sociali, ad avere un maggiore attenzione alle regole, ad abituarsi sempre più al contingentamento, diventerà passaggio ineludibile quello di tarare gli orari della vita cittadina su una realtà completamente stravolta rispetto solo a qualche mese fa. A scuola, quindi, non si potrà entrare tutti alla stessa ora, così come si dovranno rimodulare entrate e uscite degli uffici pubblici, per non parlare dei negozi che almeno nel periodo estivo potranno valutare l’opportunità di un prolungamento serale.
Su questo aspetto l’assessore Roberto Stanchina sembra avere un approccio già definito: «Con le categorie economiche andremo a ragionare anche sul tema degli orari. Inoltre stiamo pensando di proporre ai negozi la possibilità di vendere la propria merce anche all’esterno in modo da gestire meglio il contingentamento delle persone. Consentiremo nel periodo estivo ai pubblici esercizi di allargare il proprio plateatico in modo da tamponare la situazione. Inoltre, sul fronte dei tributi abbiamo già deliberato in merito alla Tosap. Attendiamo solo una modifica legislativa da parte della Provincia e poi andremo a confrontarci con i diretti interessati su come modularla. Abbiamo fortunatamente un bilancio sano, quindi le soluzioni posso essere diverse: dall’azzeramento a una compartecipazione del 50% da parte degli operatori».
Orari, commercio e scuola rientrano nella delicata partita del trasporto pubblico. Nella prima fase della riapertura si teme da parte dei cittadini un uso maggiore dell’auto privata, anche per ragioni di sicurezza.
Trasporto pubblico
Lo scenario preoccupa non poco il Comune: «Se non andremo a mettere mano ai tempi della città — spiega l’assessore alla mobilità, Alberto Salizzoni — rischiamo che a settembre, quando si ipotizza di riaprire le scuole, la città vada in sofferenza. Stiamo lavorando con la Provincia per trovare le necessarie misure».
Scelte coraggiose
E un discorso legato a parcheggi temporanei attorno alla città è finito ieri sul tavolo della giunta: «Siamo partiti da una ricognizione legata alla disponibilità finanziaria — afferma Salizzoni — Perché sui parcheggi dovremo muoverci con rapidità. Così come bisognerà agire su nuovi percorsi ciclabili per favorire l’uso della bicicletta, ne stiamo già parlando con l’assessore Gilmozzi. Anche sull’uso del monopattino dovremp accelerare». Il lavoro che attende l’amministrazione cittadina non sarà certo agevole. Ma il capoluogo, soprattutto nel momento della ripartenza, deve essere protagonista attivo delle future scelte. Anche dimostrando una buona dose di coraggio.
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