Manica interroga: riforma del turismo, davvero è condivisa da tutte le Apt?

Venerdì scorso la Giunta provinciale ha adottato il disegno di legge per la riforma del turismo trentino. Subito l’Assessore Failoni si è affrettato a dire che la cosa era stata condivisa con tutti i Presidenti di APT e Consorzi turistici.
Trento, 20 aprile 2020

 

Il giorno dopo però la stampa parla della richiesta del Tavolo dei Presidenti delle APT - vista l’emergenza in corso e ben altri problemi - di ritardare un po’ la decisione. Per capire meglio il Consigliere Alessio Manica ha fatto un’interrogazione

 

IL TESTO INTEGRALE PER L'INTERROGAZIONE

 

Interrogazione scritta n.

 

In data 17/04/2020 la Giunta provinciale ha adottato il disegno di legge di riforma del settore turistico trentino. Nel comunicato stampa ufficiale della Provincia Autonoma di Trento l’Assessore competente tra le altre cose afferma che “la riforma vuole dare una risposta concreta ai bisogni di questo comparto strategico, e per questo ridisegna le competenze delle APT, fornendo loro nuovi strumenti fondamentali per agire. Le Aziende per il turismo saranno le protagoniste del nuovo sistema turistico post Covid-19 e dovranno coordinarsi con Trentino Marketing e le quattro Agenzie territoriali, una delle novità più importanti della riforma".

Nei giorni successivi, l’approvazione del ddl ha avuto ampio spazio sulla stampa locale e un quotidiano dava notizia del fatto che nei giorni precedenti il passaggio in Giunta ai 20 responsabili di Apt e consorzi è stato somministrato un sondaggio, con due quesiti: “volete attendere un anno per la riforma del comparto turistico o preferite si faccia subito, al netto dei tempi tecnici?”. Il risultato, si legge, è che tutti e 20 hanno risposto che preferiscono non attendere.

Nei giorni seguenti la stampa ha dato spazio anche alle opinioni di alcuni Presidenti di APT, e la narrazione sembra scostarsi da quella dell’Assessore. Si fa in tal senso menzione di una richiesta pervenuta, seppur in via informale, dal Tavolo dei presidenti delle Apt, tesa a “spostare la riforma per il tempo tecnico per le esigenze delle Apt in considerazione dei dialoghi in corso”.

La Presidente di una APT afferma invece che “Nessuno si è detto contrario ad una riforma ma è stato chiesto il tempo utile per far si che i territori si sentano protagonisti e coinvolti nel cambiamento e non succubi, costretti all'accettazione supina della proposta, senza il tempo di capirla e di caratterizzarne l'applicazione sulle diverse realtà turistico territoriali”. E un altro Presidente afferma invece che “Anche noi, come molti altri territori, siamo rimasti sorpresi di ciò che è accaduto. Ci serve più tempo per una riflessione che al momento, essendoci emergenze più gravi, non riusciamo a fare”.

Tutto ciò premesso,

si interroga la Giunta per sapere

  • se prima dell’approvazione del ddl in Giunta c’è stato un confronto con il Tavolo dei Presidenti delle APT;
  • se prima dell’approvazione del ddl l’Assessore competente ha ricevuto una comunicazione anche informale dal Tavolo dei Presidenti delle APT;
  • se si, se questa era finalizzata a chiedere uno spostamento della riforma per il tempo tecnico per le esigenze delle Apt in considerazione dei dialoghi in corso;
  • se corrisponde a verità che è stato sottoposto un sondaggio a tutti i Presidenti di APT e Consorzi avente ad oggetto i tempi della riforma;
  • se si, se è vero che tutti hanno risposto che preferiscono non attendere;
  • se non si ritiene che il doppio ruolo dell’Assessore competente in materia di turismo, di albergatore e Assessore provinciale al turismo appunto, non sollevi un problema di conflitto di interessi e di non imparzialità nella gestione di questo complesso e delicato processo di riforma.

 

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.

 

                                                                                                          cons. Alessio Manica