La proposta dell’assessore Mirko Bisesti sulla riforma della scuola arriverà a metà estate, sotto forma di un disegno di legge che dovrà passare dall’iter della Commissione prima di arrivare nell’aula del Consiglio provinciale.D. Baldo, 18 febbraio 2020
Ma ad attendere il testo della giunta ci saranno le proposte di modifica dell’attuale legge sulla scuola presentate dalla consigliera Sara Ferrari (Pd) e dal consigliere Filippo Degasperi (Onda): «In prima battuta l’assessore aveva subito rifiutato ogni nostra proposta ma sembra che ora sia disposto a un confronto nel merito».
Non perché condivida nel merito le argomentazioni dei consiglieri di minoranza: sa bene che per portare a casa la riforma deve scongiurare l’ostruzionismo, quindi mostrarsi favorevole a negoziare qualche integrazione, accettando alcuni punti del testo unificato presentato ieri in conferenza stampa dai consiglieri di minoranza.
«Abbiamo cercato di agire su fronti diversi — spiega Degasperi — toccando alcuni punti salienti tra cui l’autonomia didattica che nella nostra proposta viene valorizzata, così come vengono valorizzati gli organi collegiali, come la consulta degli studenti e dei genitori». Nelle integrazioni alla legge proposte da Onda Civica Trentino, si precisa che «l’autonomia didattica ricomprende quella organizzativa, a cui è quindi sovraordinata». «Cosa che ora è capovolta — sostiene Degasperi — perché sulla didattica prevale l’aspetto organizzativo». Più potere viene anche riservato al Collegio docenti, che nell’ipotesi della minoranza «non delibera solo la parte didattica del progetto di istituto ma tutto il progetto, perché dalle impostazioni didattiche discendono anche quelle organizzative».
Il sovrintendente scolastico, così come introdotto da Bisesti, per Sara Ferrari «è soltanto un bluff: «È scelto dalla giunta, ancorato al potere politico — sottolinea — e noi chiediamo che sia invece selezionato attraverso un concorso per titoli ed esami». Così come gli ispettori scolastici, che nella proposta Bisesti dovrebbero essere nominati dalla giunta, nella proposta della minoranza dovrebbero essere indicati dal sovrintendente.
Nel testo che sarà presentato alla Commissione consiliare viene trattata anche la figura del dirigente scolastico, andando a delineare nei dettagli il suo «ruolo esecutivo», legandolo maggiormente alle decisioni assunte dagli altri organismi della scuola. «E chiediamo che a capo di tutti gli istituti, anche quelli per la formazione professionale, ci sia un dirigente iscritto all’albo dei dirigenti scolastici».
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