Il nuovo Documento di interventi sulle politiche del lavoro della Provincia è stato approvato ieri mattina in Commissione per l'impiego con astensione dei sindacati. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno scelto di non votare il Piano perché «per la prima volta contiene interventi che non saranno attuabili fin da subito, in quanto dovranno prima essere trovate le risorse per finanziarli».
"Trentino", 22 gennaio 2020
Un precedente grave e preoccupante per Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Gianni Tomasi, «effetto anche dei tagli di 4,5 milioni di euro operato dalla giunta provinciale sul bilancio di Agenzia del Lavoro. Vuol dire che i lavoratori che hanno bisogno di essere sostenuti e accompagnati per l'inserimento sul mercato del lavoro non hanno certezza da subito. L'assenza di risorse rende tutto più fragile. A questo punto è indispensabile che la giunta provinciale preveda nuove risorse sul fronte lavoro già con il prossimo assestamento di bilancio».
Le minori risorse, inoltre, hanno portato al blocco di alcuni interventi, in particolare il Reddito d'attivazione (REAL), quella misura sperimentale varata solo in Provincia di Trento per incentivare i disoccupati a trovare un nuovo impiego più rapidamente possibile, sull'esempio di quanto avviene nei Paesi del nord Europa, e il progetto co-manager per le lavoratrici autonome che vanno in maternità.Nel nuovo documento risulta anche fortemente ridimensionata la staffetta generazionale che, da ora in avanti "sarà attivabile solo per alcune casistiche e in numeri contingentati". Una scelta che per i sindacati danneggia, in maniera iniqua i lavoratori, in particolare i giovani che potevano avere in questo strumento un'occasione per l'ingresso stabile nel mercato del lavoro.
Le organizzazioni sindacali chiedono, dunque, una revisione degli incentivi fiscali a sostegno della staffetta: "Auspichiamo un'apertura dell'imprese a ragionare insieme su riequilibrio tra incentivi ai lavoratori (1,1 milioni) e incentivi Irap alle imprese (3,8 milioni) che usufruiscono di questa misura, in modo da liberare risorse per rafforzare ed estendere nuovamente questo strumento che oggi è fortemente penalizzato dai tagli decisi dalla giunta" . "Ci attiveremo in tutte le sedi opportune per spingere la giunta ad assumere impegni precisi in vista del prossimo assestamento di bilancio. Devono essere assolutamente trovate le risorse oggi sottratte al lavoro". E sulla scelta della giunta di un bando per selezionare dall'esterno la figura che dovrà guidare Agenzia del Lavoro nei prossimi anni i sindacati si dicono delusi: "Il nuovo dirigente generale dovrà essere una figura con forti competenze sui temi e le dinamiche dell'occupazione, che conosca le peculiarità del contesto locale, le deleghe di cui gode la nostra Provincia sui temi del lavoro e gli strumenti, anche innovativi, che sono stati messi in atto sul nostro territorio".