"IRAP: accolto emendamento per azzeramento imposta solo a nuove imprese con dipendenti stabili, bocciato emendamento per premiare le aziende che migliorano la conciliazione famiglia-lavoro e incrementano gli stipendi"

In questa manovra di bilancio, il consigliere del Partito Democratico del Trentino Alessandro Olivi ha avanzato due proposte di merito in materia di IRAP. La prima, approvata dal Consiglio provinciale, per interrompere la pratica delle “imprese fantasma” che agiscono come scatole vuote al solo fine di accedere all’incentivo fiscale dell’azzeramento dell’imposta previsto per le nuove attività.
Trento, 19 dicembre 2019

Da mesi – spiega il consigliere democratico – era balzata alle cronache la notizia di nuove imprese che aprivano solo formalmente i battenti in Trentino, per godere dell’Irap zero per i primi cinque anni di attività, ma che sul territorio non avevano né dipendenti né una vera operatività. Ora questa furbizia è finita”. Grazie all’accoglimento dell’emendamento Olivi, infatti, verrà mantenuto l’importante incentivo fiscale e sarà fatta salva quindi una leva cruciale per sostenere l’attrattività del nostro sistema economico, ma tutto ciò sarà garantito alle sole imprese che potranno dimostrare di avere dipendenti stabilmente assunti in Trentino.

Con il secondo emendamento Olivi ha proposto invece di ridurre l'imposta per le imprese che applicano attraverso la contrattazione incrementi salariali e nuovi strumenti di conciliazione famiglia-lavoro così contribuendo al miglioramento della qualità del lavoro sul territorio Trentino. “Da un lato chi oggi è al governo in Provincia promuove i "NO TAX DAY" e dall'altra su una proposta concreta di riduzione delle tasse alle imprese la Giunta dice no – conclude il vicepresidente del Consiglio provinciale. – L’emendamento presentato è stato bocciato nonostante fosse costruttivo, finalizzato a ridurre l’aliquota, dal 2,68 a 2,3, in modo non generalizzato quanto selettivo premiando le aziende che contribuiscono a migliorare la produttività e la qualità del lavoro”.