Rafforzare le ragioni dello stare insieme. Ma anche rivendicare i risultati ottenuti, parlare di quello che a Trento funziona e che «non è merito di una congiunzione astrale favorevole». Alberto Pacher, ex sindaco per quasi 10 anni ed ex presidente della Provincia, ieri ha partecipato a Povo all'incontro organizzato dal Pd sul programma in vista delle comunali di maggio 2020.L. Di Domenico, "Trentino", 9 dicembre 2019
Pacher, più volte il centrosinistra è stato tacciato di essere troppo immobilista per quanto riguarda la gestione della città, cosa ne pensa?A me pare che ci sia un dato che viene sempre trascurato: da anni in tutte le classifiche sulla qualità della vita Trento è sempre nelle prime posizioni. Qualità della vita significa qualità dei servizi, del vivere urbano e della percezione da parte della gente. Questo qualcosa vorrà pur dire, perché altrimenti si pensa sempre che se le cose vanno male è colpa di chi governa, mentre se le cose vanno bene è grazie all'allineamento planetario favorevole.
Crede che il centrosinistra che oggi governa in Comune possa arrivare compatto alle elezioni insieme al Patt? Lo spero molto, credo che l'importante sia ribadire le ragioni di una coalizione che ha portato la città ad avere degli standard di qualità così elevati, che molte altre città ci invidiano. Ci sono state fatiche nella gestione della coalizione, ma i risultati sono stati molto positivi e penso si debba ripartire da questo.
Il toto candidati è già iniziato. Quale pensa possa essere il profilo giusto per il centrosinistra?Non credo che ci sia un profilo ideale. Il profilo che serve è quello di una persona che sia riconosciuta, in primis dalla sua coalizione ma anche dalla città, e che possa interpretare la situazione di oggi, che richiede da un lato competenza e capacità di leggere quello che gli sta attorno, ma viene da dire che servirebbe anche della qualità politica: c'è poco da fare, abbiamo visto quanto si fa fatica dove si pensa che basti mettere insieme delle idee e poi tutto funzioni, non è così.
Per quanto riguarda il centrodestra, invece, nelle ultime settimane si è fatto anche il nome di Lorenzo Eccher, che viene dal centrosinistra.Se così sarà è una candidatura figlia di questi tempi, fatti di grande fluidità e dove forse i destini individuali vengono prima delle visioni generali.
Quale crede sia stata la principale debolezza del centrosinistra negli ultimi anni?La fatica nell'essere interpreti del proprio successo. Bisogna rinforzare politicamente le ragioni dello stare insieme (a livello di coalizione, ndr), partendo dai risultati ottenuti.
Nella giornata di ieri Piazza Duomo è stata riempita dalle "sardine", qual è la sua opinione a riguardo?Quando tanti giovani, ma non solo loro, scendono in piazza per esprimere e promuovere di persona delle idee, senza la mediazione di un sistema informatico o di una rete, è una buona notizia. Se poi le cose che dicono sono cose buone e intelligenti come in questo caso, la notizia è ancora più buona.
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