Governo ombra. L'intenzione dell'opposizione, oggi si capirà se mantenuta, è quella di approcciare la manovra finanziaria della Provincia in modo diverso da come è stato fatto quest'estate. Tradotto: alla scadenza dei termini, mezzogiorno, non dovrebbero arrivare a Palazzo Trentini pacchi di emendamenti, si parla di qualche centinaio in tutto (a luglio, per l'assestamento della giunta Fugatti, furono quasi 8 mila) ma piuttosto proposte di governo alternativo presentate in forma di ordine del giorno.
"Trentino", 6 dicembre 2019
Un passo indietro: l'altro giorno il centrosinistra provinciale si è incontrato "segretamente" con gli imprenditori (dopo averlo fatto con i sindacati) per ascoltare eventuali proposte in arrivo dalle categorie economiche.
Imprenditori e opposizioni
Il presidente Fausto Manzana ed i suoi hanno interloquito con le opposizioni, dimostrando di volersi porre laicamente in ascolto con i due poli, visto che più di un imprenditore aveva preso parte la settimana scorsa ad una cena della Lega organizzata con quello scopo dalla consigliera Alessia Ambrosi : «Sì, noi con una serie di ordini del giorno vogliamo portare in aula, durante la discussione del bilancio delle proposte di sviluppo. E nemmeno alternative, visto che nella manovra del governatore Fugatti non c'è traccia di una vera progettualità» dice secco Giorgio Tonini, leader dell'opposizione e capogruppo del Pd.
Norma Itea bocciata
«Questo è un bilancio svuota cassetti, che distribuisce risorse come si è soliti fare a fine legislatura. Non contiene nemmeno molte cose negative, eccetto la scellerata norma sulla case Itea inibite ai famigliari dei condannati, ma non vi è traccia di ricette per il futuro. La nostra intenzione è quella di contribuire a farlo con degli ordini del giorno. Ne presenteremo uno sulla crescita, le cifre del Pil Trentino non sono buone: puntiamo allo 1,1 contro lo 0,8 attuale, meglio - si fa notare da piazza Dante - di quello italiano che, tuttavia, è una media tra la Sicilia ed il Friuli. Senza correttivi, ci troveremo in coda a tutto il Nord» chiude Tonini.
Futura: Fugatti merita 4
Anche Futura si sta approcciando alla manovra provinciale, il via in aula mercoledì, con un taglio particolare. Ieri sera il capogruppo Paolo Ghezzi ha convocato i suoi in sede per ragionare sull'atteggiamento da tenere in aula: «La prima manovra finanziaria di Fugatti passerà alla storia come il bilancio del 4 x 4, sono infatti 4.444 i milioni del preventivo 2020. Ed è una finanziaria che merita il voto 4 per diversi motivi. Si tratta di una manovra depressiva, nella Fugatti 2 ci sono 48 milioni in più rispetto al Fugatti d'esordio ma ci sono 53 milioni in meno rispetto al Rossi 5, l'ultimo bilancio preventivo della giunta precedente, nel 2018».
Irpef da rivedere
«Sì la visione generale è sempre assente. Fugatti bluffa sulle cifre e rimette nelle voci delle opere pubbliche quelle in cantiere prima di lui e perfino 90 milioni che non sono suoi, ma di Autobrennero (per la tangenziale di Rovereto). Ma è anche una manovra ingiusta, alando l'esenzione dell'addizionale Irpef da 20 a 15 mila fa pagare 140 euro in più ai contribuenti a basso reddito, soprattutto lavoratori part time e tutti i dipendenti del Progettone. Succhia 9 milioni dalle fasce più deboli per finanziare il calo dei ticket sanitari (6 milioni) di cui beneficeranno i ricchi. Con alcuni emendamenti non solo proporremo di riportare a 20 mila euro la soglia di esenzione ma di elevarla, fra i 21 e i 25 mila euro» osserva Ghezzi.Futura ha pronto un altro emendamento: «La manovra è squilibrata, prevedendo un nuovo indicatore di "debolezza" territoriale e affidandolo tutto a future delibere di giunta con possibilità di derogare alle leggi di settore, non solo l'esecutivo si sottrae al controllo delle parti sociali e delle opposizioni, ma rischia di scardinare un sistema di coesione territoriale»