La piscina a Trento sud, il progetto di riqualificazione di viale dei Tigli e ancora l’ascensore obliquo verso la collina est. Sono alcune delle priorità di Palazzo Thun contenute nell’ultimo bilancio firmato dal sindaco Alessandro Andreatta che ha incassato l’ok della giunta.M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 25 novembre 2019
Nelle audizioni che si sono susseguite in queste settimane in commissione bilancio, il sindaco Alessandro Andreatta e l’assessore Italo Gilmozzi lo hanno rivendicato più volte: «Abbiamo confermato quanto era stato programmato». A meno di sei mesi dalle elezioni che ridisegneranno il volto di Palazzo Thun, del resto, la manovra finanziaria che infiammerà il consiglio nel mese di dicembre rappresenta un passaggio ancora più delicato del solito. Perché è l’ultimo della consiliatura. E perché il suo contenuto diventerà motivo di scontro non solo in Aula. Ma anche — e soprattutto — in campagna elettorale.
I documenti che compongono l’ultimo bilancio firmato dal sindaco Andreatta sono finiti sul tavolo della giunta nell’ultima seduta, per l’approvazione che precede la discussione consiliare: «malloppi» di oltre cento pagine, nei quali vengono tratteggiate le linee «finali» del mandato dell’attuale esecutivo. Con un occhio di riguardo, com’è naturale quando si parla di bilanci, alle opere pubbliche messe in programmazione.
Una manovra che, per quanto riguarda il prossimo anno, pareggia sulla cifra di circa 464 milioni di euro, con importi in calo negli anni successivi (che potrebbero variare anche in virtù del cambio di amministrazione). E con un totale destinato a opere pubbliche che sfiora i 50 milioni. La lista, in questo caso, occupa una pagina intera. E contiene molti dei nodi urbanistici (ma non solo) che hanno fatto discutere negli ultimi anni. Come la riqualificazione dell’area ex Atesina, nel quartiere dei Solteri: per la caratterizzazione, le spese tecniche e le demolizioni all’interno del terreno di circa 17.000 metri quadrati — sul cui destino si sono espressi negli anni cittadini e professionisti — la giunta ha messo a bilancio una spesa di due milioni di euro. Un primo step in vista della rinascita dell’area, con la creazione di una piazza coperta, di collegamenti di mobilità dolce e di spazi verdi. Ancora, come il nuovo complesso natatorio previsto a Trento sud, nell’area sportiva delle Ghiaie: lo stanziamento è di 12 milioni di euro, per un impianto che negli anni ha fatto discutere in particolare per dimensione (sotto la lente, su tutti, la presenza o meno della piattaforma dei tuffi).
E se il collegamento verticale verso la collina est — leggi: l’ascensore obliquo che dal fondovalle dovrà portare fino al polo di Mesiano — è stato inserito all’ultimo con uno stanziamento di 3 milioni di euro, definito da tempo era invece il finanziamento per il restauro dell’ex mensa universitaria Santa Chiara, inserito nella più ampia operazione del «Santa Chiara open lab» (che ridisegnerà l’intero comparto a ridosso di piazza Fiera, tra l’ex Civica casa di riposo e il parco). Per la riqualificazione della futura sede degli ordini professionali si prevedono 2,8 milioni, con 200.000 euro di pre-cantiere.
Altri 2,5 milioni sono stati prospettati per la realizzazione di una struttura multipiano nel piazzale ex Sit che permetterà di raddoppiare i posti auto, con la creazione anche di un bike point. Mentre 5,2 milioni sono stati stanziati per l’ampliamento e la sistemazione della scuola secondaria di primo grado di Mattarello, opera molto attesa a sud del capoluogo. In agenda anche i soldi per la realizzazione del percorso pedonale e del parcheggio in via Ponte Alto (680.000 euro) e quelli per il rifacimento dell’arredo urbano della centralissima piazza Lodron (100.000 euro).
Ma nel bilancio si parla anche della partita (annosa) di Viale dei Tigli, il cui iter è tornato a «muoversi» recentemente con l’approvazione in consiglio comunale dell’accordo di programma tra Comune e Itea per la realizzazione di quelle palazzine sulle quali, oltre 15 anni fa, aveva messo la firma l’architetto catalano Joan Busquets. Un progetto che, a oltre dieci anni dalla demolizione delle storiche «palafitte», sembra ora pronto a prendere forma (l’impegno finanziario a carico del Comune è di circa 3,6 milioni). Tanto che ieri dell’operazione si è occupata anche la giunta provinciale: l’esecutivo guidato da Maurizio Fugatti ha disposto infatti l’integrazione di 1,39 milioni allo stanziamento provinciale già definito di 5 milioni: i soldi serviranno per coprire l’aumento dei costi previsti per la costruzione della palazzina più vicina alla piazza, quella che ospiterà la biblioteca comunale, oltre ad alloggi.
Sul fronte delle entrate, la manovra finanziaria del Comune prospetta inoltre una riduzione sul fronte dei «proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti» (il calo dal 2019 al 2020 è di 295.500 euro), mentre 1,5 milioni arriveranno, il prossimo anno, dall’alienazione delle azioni di Trento Fiere spa che l’amministrazione comunale detiene attualmente.
Infine, sul fronte delle previsioni d’entrata relative alle concessioni edilizie, l’importo inserito dalla giunta nel 2020, nel 2021 e nel 2022 è di 2,36 milioni di euro. La «quota integrale» degli oneri di concessione verrà destinata — si legge nella manovra finanziaria — al finanziamento degli investimenti.
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino