Mozione in tema di immigrazione e decreti sicurezza approvata dall'Assemblea provinciale in data 8 novembre 2019

L'Assemblea provinciale del Partito Democratico del Trentino, riunitasi venerdì 8 novembre a Piedicastello (Trento), ha approvato con 2 astensioni la seguente mozione.
Trento, 9 novembre 2019

Premesso che:

Quando era ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si è distinto per l’utilizzo propagandistico del tema dell’immigrazione, indicandola come il principale dei problemi italiani, descrivendo un’invasione del nostro paese mai avvenuta e associando in continuazione, con toni xenofobi e razzisti, i cittadini stranieri al tema della sicurezza. L’equazione comunicativa è stata straniero = delinquente. Si è voluto alimentare negli italiani in difficoltà l’odio nei confronti delle persone ancora più in difficoltà di loro. Gli stranieri sono diventati il capro espiatorio dei problemi che affliggono la società italiana.

Salvini non si è però limitato ad attaccare gli stranieri, ma ha voluto anche criminalizzare l’operato delle organizzazioni non governative impegnate nel salvataggio delle persone dai frequenti naufragi in mare. Il Ministro dell’Interno ha inoltre in numerose occasioni impedito o ritardato lo sbarco nei porti italiani di persone che erano state salvate in mare, incurante delle sofferenze provocate a centinaia di disperati in fuga dalla guerra o dalla fame e/o in cerca di opportunità per una vita migliore.

Queste campagne d’odio si sono concretizzate anche in due provvedimenti legislativi con l’intento di rendere più precaria l’esistenza dei richiedenti asilo e in generale degli stranieri residenti nel nostro paese. Sono state anche colpite le operazioni di salvataggio che sono state rese sanzionabili con misure severissime ed evidentemente sproporzionate.

In particolare, il decreto legge 4 ottobre 2018, n. 113 ha

• abolito il permesso di soggiorno per motivi umanitari, che consentiva di tutelare tutti i soggetti vulnerabili che in caso di rimpatrio avrebbero rischiato la lesione dei propri diritti fondamentali, ma che non si trovavano nelle condizioni per poter godere della protezione internazionale

• depotenziato il sistema SPRAR di accoglienza diffusa, che è stato precluso ai richiedenti asilo e limitato a chi già gode della protezione internazionale.

• ha allungato la durata del procedimento amministrativo di concessione della cittadinanza italiana da 24 a 48 mesi.

• stabilito che il permesso di soggiorno per richiesta d'asilo non consente l'inserimento nelle liste della popolazione anagraficamente residente nei comuni italiani, limitando l'accesso ai servizi sociali e anche al lavoro.

Il c.d. decreto di sicurezza bis, il decreto legge 14 giugno 2019, n. 53, ha invece previsto uno speciale potere per il Ministro dell'Interno, da esercitarsi di concerto con il Ministro dei Trasporti e con il Ministro della Difesa, di limitare o vietare l'ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale per motivi di ordine pubblico o sicurezza, sanziona in modo pesantissimo e inaccettabile il salvataggio di persone in mare.

Ciò premesso, il Partito Democratico del Trentino ritiene che i decreti sicurezza siano radicalmente contrari ai principi di umanità, uguaglianza e uguale dignità tra le persone che guidano il pensiero e l'azione del Partito Democratico, e sono la fonte delle norme contenute nella Costituzione repubblicana.

Il Partito Democratico ha deciso di impegnarsi nella realizzazione di un governo con il Movimento 5 Stelle anche proprio per riaffermare quei principi fondamentali o per impedire l'affermazione di quelle forze politiche che fortemente li negano. La coerenza con la scelta operata dalla dirigenza nazionale del Partito impone che i decreti 113/2018 e 53/2019 siano aboliti o comunque radicalmente corretti.

Il Partito Democratico del Trentino ritiene pertanto necessaria l'abrogazione dei decreti 113/2018 e 53/2018, ovvero una loro revisione che preveda:

• il ripristino del permesso di soggiorno per motivi umanitari

• il ripristino dell'accessibilità del sistema SPRAR ai richiedenti asilo

• la drastica riduzione a non più di 6 mesi dei tempi previsti per la conclusione del procedimento amministrativo di concessione della cittadinanza italiana

• la possibilità per i richiedenti asilo di iscriversi all'anagrafe della popolazione residente

• l'abrogazione di ogni norma che sanzioni direttamente o indirettamente il salvataggio di persone in mare.

Auspica inoltre l'adozione di una norma di tipo legislativo o regolamentare che preveda la convertibilità dei permessi di soggiorno per richiesta di asilo in permessi di soggiorno per motivi di lavoro per i soggetti che già lavorano, onde evitare che persone ormai integrate nel tessuto sociale e lavorativo italiano siano ridotte in condizione di irregolarità in caso di definitivo rigetto della loro richiesta di protezione internazionale.

L'Assemblea Provinciale del PD del Trentino impegna la segreteria e i propri rappresentanti a comunicare e sostenere il contenuto di questa mozione presso il PD nazionale.