La grande mobilitazione dei ragazzi per le giornate del Fridays For Future ha avuto l’effetto di scuotere la politica e di stimolare la coscienza collettiva rispetto all’urgenza della questione ambientale. Dai rappresentati della maggioranza e della Giunta provinciale sono invece giunte per lo più frasi di circostanza, quando non velate critiche. Eppure, la cura dell’ambiente dovrebbe essere patrimonio di tutte le forze politiche, e come tale recepita senza esitazioni dalle istituzioni.
In questa direzione muove proprio una proposta di mozione del consigliere del Partito Democratico Alessandro Olivi, che chiede vengano adottare misure per abolire l’uso della plastica monouso negli uffici pubblici: “Di fronte alle mobilitazioni di questi mesi – commenta il vicepresidente del Consiglio provinciale – possiamo limitarci alle adesioni di circostanza e alle belle parole, oppure possiamo fare qualcosa di concreto. La proposta che faccio è quella di abolire l’uso della plastica monouso negli uffici della pubblica amministrazione provinciale eliminando dai distributori le bottiglie di plastica, installando erogatori di acqua naturale o frizzante, distribuendo gratuitamente borracce in alluminio riciclato per consumare acqua ai dipendenti, sostituendo nei distributori di bevande calde i bicchieri di plastica con quelli di carta, e le palette di plastica con quelle di legno. Nel nostro piccolo queste azioni avrebbero sicuramente un’importante funzione educativa e di consapevolezza”.
IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE
Proposta di mozione n.
Uffici provinciali trentini “plastic free”
La grande mobilitazione dei ragazzi per le giornate del Fridays For Future ha avuto l’effetto di scuotere la politica e stimolare la coscienza collettiva rispetto all’urgenza della questione ambientale. Molte sono state le prese di posizione e le dichiarazioni prevedibili seguite all’evento: tra queste anche quelle dell’attuale assessore provinciale all’Ambiente che ha usato parole generiche e di circostanza: “Dai giovani arrivano istanze a cui la politica deve dare ascolto e, se possibile, rispondere da subito con azioni concrete”.
Purtroppo queste parole non risultano coerenti con l’impostazione generale delle politiche sull’ambiente da parte dell’Esecutivo provinciale.
Una delle finalità delle manifestazioni del Fridays For Future è quella di provocare un cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita. Ridurre ad esempio la plastica monouso è un’azione che può contribuire alla diminuzione dell’inquinamento acquatico e delle microplastiche dannose alla salute umana. Solo in Italia si consumano ogni anno 11,5 miliardi le bottiglie di acqua minerale in plastica.
Per fare seguire alle parole i fatti, la Giunta dunque potrebbe almeno in questo caso attuare un’azione concreta, certamente parziale, ma utile ad introdurre una buona pratica: rendere gli uffici provinciali sempre più “plastic free”.
Un’operazione che sarebbe in linea con la spinta verso un'economia circolare rispetto alla quale anche il Parlamento europeo ha recentemente approvato, in via definitiva, una direttiva che vieta, dal 2021, l’uso di articoli in plastica (come piatti e posate monouso, forchette, coltelli, cucchiai e bacchette, cannucce e bastoncini cotonati di plastica, steli di plastica per palloncini, plastiche ossi-degradabili e contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso). Non solo, secondo la direttiva UE, entro il 2029, gli Stati membri dovranno raccogliere attraverso la differenziata il 90% delle bottiglie di plastica. La normativa prevede anche che, entro il 2025, le bottiglie di plastica debbano contenere almeno il 25% di contenuto riciclato, per passare al 30% entro il 2030.
In questa direzione si è mosso anche il Ministero dell’Ambiente che, nell’ottobre 2018, ha iniziato ad adottare presso le proprie sedi una serie di misure finalizzate ad abolire l’uso della plastica monouso, invitando inoltre aziende ed enti della Pubblica amministrazione ad elaborare iniziative di riduzione della stessa. Nel maggio 2019 anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha iniziato lo stesso percorso che nel giro di un anno eliminerà la plastica presso i propri uffici.
Considerato che i dipendenti pubbliciin Italiasono oltre 3,2 milioni, le loro azioni quotidiane sul luogo di lavoro possono orientare comportamenti utili a migliorare la qualità dell’ambiente. Una recente indagine di Forum Pubbliche Amministrazione “Green PA: pratiche di consumo sostenibile al lavoro” ha dimostrato che, ad esempio, se chi consuma acqua minerale negli uffici pubblici (il 57,6%) evitasse di bere con contenitori di plastica monouso, si risparmierebbero 410 milioni di bottigliette, vale a dire oltre 11 mila tonnellate di plastica. Considerando che per ogni tonnellata di plastica nuova prodotta derivano 2,5 tonnellate di emissioni di CO2 legate ai soli processi industriali, si parla di un risparmio – per il consumo di acqua minerale in bicchieri e bottiglie monouso – di oltre 27 mila tonnellate di CO2emesse in atmosfera ogni anno.
Premesso che sul territorio provinciale i dipendenti pubblici sono in totale circa 40.000 e che dunque una sperimentazione per l’eliminazione della plastica monouso negli uffici provinciali (circa 5000 dipendenti) potrebbe rappresentare un primo passo verso l’obiettivo di ridurne l’eccessivo uso e quindi realizzare gli obiettivi auspicati dal Parlamento europeo,
il Consiglio impegna la Giunta:
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