L’assemblea del circolo PD della Valle di Non, riunita venerdì 27 settembre nella sede del gruppo consigliare PD di Revò, ha discusso un documento predisposto dai giovani del circolo, incentrato sul rilancio politico culturale della valle, da anni trascurata dalla gestione Trento-centrica dell’ amministrazione provinciale.Revò 7 ottobre 2019
I due aspetti più eclatanti di questo abbandono sono la disattenzione con cui viene gestita la mobilità, con ritardi nella realizzazione delle opere necessarie e lacune nella loro gestione (A Cles il traffico pesante passa ancora sul sagrato della chiesa arcipretale e da Cles a Trento in treno si impiegano 10 minuti in più di 50 anni fa) ed il rifiuto di riconoscere la peculiarità linguistica dei suoi abitanti.
Questo secondo aspetto è stato illustrato con dovizia di documenti e grande passione da Sergio de Carneri, che ha proposto una risoluzione per far emergere, nel prossimo censimento, la consistenza della minoranza dei “ladini retici”, cioè degli Anauni, un quarto di tutti i ladini della regione Trentino-Alto Adige. E’ intollerabile lo stravolgimento della volontà popolare, che cioè 10.000 ladini nonesi siano considerati fassani. La risoluzione sarà sottoposta alla Assemblea del Partito Democratico Trentino ed ai principali consigli comunali della valle, perchè prendano posizione su questo argomento, per poi essere presentata alla commissione dei 12 ed infine al governo centrale per la modifica del comma 1 dell’art 4 del DL 16 dic 1993 n.592.
Si allega il documento del circolo PD della val di Non e la Risoluzione sulla tutela dei ladini della valle del Noce, come approvati dall’assemblea.
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