Con le crisi industriali non si scherza, anche se dei casi che stanno facendo parlare e preoccupare tutti noi cittadini dell’Alto Garda e Ledro è difficile comprendere precisamente tutti i contenuti e i contorni. Ma che i problemi siano effettivi, o percepiti più gravemente della loro consistenza, sappiamo bene quanta importanza rivesta il settore manifatturiero in un Alto Garda Ledro caratterizzato da una struttura economica variegata e molto attiva.Coordinamento di Valle Alto Garda e Ledro, 25 settembre 2019
E' quindi un dovere occuparsene. Il Partito Democratico del Trentino, e in particolare i Circoli territoriali che insistono nel territorio, hanno allertato le amministrazioni affinché si faccia, o meglio, si continui a fare tutto quanto necessario e quanto possibile per contribuire alla salvaguardia del nostro composito e ben rodato sistema produttivo.
Si rileva ovunque che anche i siti industriali tendono a prosperare e meglio integrarsi non solo in presenza di infrastrutture materiali e immateriali (strade, livello di formazione, banda larga), ma per la presenza di quella serie di servizi più “normali”, e condizioni ambientali che dalle nostre parti possiamo dare per scontati e che determinano un più completo benessere delle persone. In questo senso è riconosciuto il lavoro fatto in Alto Garda. Se di crisi si parla, andando nel dettaglio, per Cartiere del Garda pare essere tutta extra locale, addirittura sovranazionale, in una dimensione finanziaria non abbordabile dalle amministrazioni e dalla politica locale, e in un contesto globale che penalizza anche lo stabilimento rivano. Stabilimento che però per via della centrale di cogenerazione, della tradizionale efficienza, della consolidata esperienza di chi ci lavora, è difficilmente attaccabile.
Una crisi che invece esiste di certo nella nostra zona e in tutto il Trentino, è in verità quella relativa alla formazione, a fronte di una già ben evidenziata carenza di personale specializzato sia nel manifatturiero, sia nel settore turistico. Situazione che le nostra comunità e la nostra Provincia possono e devono impegnarsi ad affrontare con maggiore lena.
Si sono rilevati nel corso dell'estate altri problemi, quelli di Alphacan, che sono di diversa natura. Lo storico insediamento industriale è oggi inserito in un contesto urbano cresciuto e sviluppato, ma è sopravvissuto nel tempo attraverso riconversioni e passaggi di proprietà. E' di fatto un'area preziosa per il Comune di Arco e per l'intero Alto Garda dal punto di vista economico, sociale, urbanistico e ambientale. Siamo certi che l'Amministrazione comunale sia ben consapevole del ruolo strategico dell'area e voglia tutelarne il futuro in chiave di sostenibilità economico-sociale ma anche ambientale. Auspichiamo che l'Amministrazione comunale attivi un canale preferenziale con il competente Assessorato provinciale per individuare le necessarie politiche utili per affrontare percorsi di riqualificazione della produzione ma soprattutto lavorare per il mantenimento degli 83 posti di lavoro nella stessa Comunità altogardesana.
Ma in generale, in Alto Garda è difficile non riconoscere i tanti segnali di salute di cui gode il settore industriale, e proprio per questo, come PDT, in quanto partito che vede il lavoro quale elemento fondamentale nella società, vogliamo in primo luogo esprimere solidarietà agli operai e a tutte le persone che negli stabilimenti operano e contribuiscono al buon esito delle imprese. Riteniamo che a fronte dei buoni risultati è sempre necessario andare verso la condivisione del benessere, in termini di integrazioni allo stipendio, e in termini di salubrità dei luoghi di lavoro. Parliamo inoltre di iniziative virtuose, legate a sanità integrativa, conciliazione vita-lavoro, sostegno alla maternità... Tutte azioni che in condizioni di prosperità dovrebbero essere attivate in modo automatico, e incrementate dove già esistono.
Nel Partito Democratico del Trentino crediamo nella cittadinanza attiva e pensiamo che i cittadini debbano mantenere desta l'attenzione verso la cosa pubblica, pur se in questi anni si è dimostrato che spesso una percezione non basata su dati concreti e reali spinga alla apprensione e alla preoccupazione. Per questo motivo riteniamo davvero importante riportare in termini razionali e costruttivi quella che è interpretata come crisi industriale nell'Alto Garda. Pertanto lo ripetiamo, le amministrazioni di centro-sinistra del nostro territorio hanno monitorato costantemente la situazione, e non solo, hanno partecipato, vigilato e lavorato anche in sinergia con la Provincia Autonoma di Trento, affinché i siti industriali mantenessero le migliori condizioni produttive possibili. Negli ultimi mesi però già si evidenzia una minore attenzione alla gestione delle politiche industriali in tutto il Trentino, e già si registra un minore interesse al fondamentale argomento della formazione e della innovazione.
Dicevamo che crediamo nella cittadinanza attenta, ma diverso è il discorso quando la polemica prende il sopravvento, e vediamo partiti in maggioranza nel governo provinciale che anziché richiamare all'ordine e al loro dovere gli assessori competenti e della stessa parte politica, si interrogano su che cosa potrebbero fare i comuni governati dal PD !! Comuni nei quali è stata fatta e si sta facendo una buona politica che continua a dare i suoi frutti. Ed è obbiettivo primario del PDT Alto Garda e Ledro adoperarsi con i mezzi possibili per il miglioramento delle condizioni dei cittadini lavoratori, e per il mantenimento della forma di economia mista che porta i dati di occupazione a livello di nord Europa.
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