"Davanti all’ennesima testimonianza del preoccupante diffondersi del razzismo anche fra le valli del Trentino, a seguito del vergognoso episodio che ha visto un’utente del Servizio Sanitario provinciale insultare una dottoressa dell’Ospedale civile di Borgo Valsugana a causa del differente colore della pelle, il Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico, nell’esprimere piena, convinta e totale solidarietà alla professionista coinvolta suo malgrado in questo increscioso avvenimento, stigmatizza ancora una volta il perdurare di linguaggi e comportamenti pubblici di certa politica ed anche di talune Rappresentanze istituzionali che animano e fomentano la frattura sociale ed alimentano quelle culture del razzismo che costituiscono una minaccia quotidiana alla tenuta sociale di questa terra.
Tutto questo fa il paio con certi contenuti del Decreto Sicurezza appena approvato dal Senato della Repubblica, come quelli che rendono reato una tradizione antichissima di civiltà come il salvataggio in mare dei naufraghi, chiunque essi siano".
Giorgio Tonini, 6 agosto 2019
COMUNICATO STAMPA LUCA ZENI
"A Borgo in ospedale una donna se la prende con “una negra che non è neanche capace di parlare l’italiano”, e che è in realtà una dottoressa che l’ha appena visitata. A Levico e nei paesi vicini compaiono scritte naziste, inaccettabili e volgari, sui muri.
Proprio in questi giorni a livello nazionale si discute di un aumento dei fenomeni di razzismo e negli Stati Uniti delle stragi del suprematismo bianco. In questo contesto fanno soltanto arrabbiare le parole di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni e che invita, commentando gli insulti razzisti alla dottoressa trentina, “all’educazione e al rispetto”: ma stiamo scherzando? Questi gravissimi episodi trovano il loro fertilizzante nella cultura dell’individualismo esasperato, nella politica che cerca sempre un nemico per compattare il gruppo di riferimento e ottenere consenso, e non sono certo riducibili a scortesia! Invece di minimizzare, la Lega Salvini Trentino riveda le sue posizioni e inizi a parlare alla comunità trentina e non a alimentarne le divisioni.
Occorre infatti riprendere un lungo e faticoso lavoro culturale, per ritrovare le ragioni di una convivenza che si basi non sull’individualismo sovranista ma sulla relazionalità, unica chiave per il rispetto tra uomini e comunità".
COMUNICATO STAMPA ALESSANDRO OLIVI
L'intervento dell'assessore Segnana sull'episodio razzista all'ospedale di Borgo è manifestazione di grave sottovalutazione politica e culturale del rischio di deriva razzista anche nella nostra comunità.
Diritti, assessore Segnana, sono diritti!
L’uguaglianza dei cittadini a prescindere dalla loro razza, colore della pelle e opinioni è un diritto come è un dovere di chi rappresenta le Istituzioni difenderlo.
E questa difesa intransigente va fatta a prescindere dal ruolo sociale e dalla professione di chi ne subisce l'aggressione.
Il razzismo non è maleducazione assessore Segnana: è razzismo e basta!