Preoccupato per la concentrazione, negli ultimi mesi, di un numero consistente di imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili, che in modo piuttosto anomalo e sospetto avevano scelto di collocare in Trentino e presso l'incubatore verde di Manifattura la propria sede legale, l’ex assessore allo Sviluppo economico Alessandro Olivi aveva immediatamente assunto l’iniziativa presentando una mozione che puntava ad interrompere l'indebito utilizzo della norma sulle agevolazioni fiscali.Trento, 26 luglio 2019
La proposta, che era stata preannunciata, ha già trovato accoglimento con l'approvazione, questa notte, di un ordine del giorno all’assestamento bilancio. Con questo provvedimento, approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale, il consigliere del Partito Democratico ha riportato l’attenzione della Giunta e di Trentino sviluppo a contrastare il fenomeno distorto ed elusivo di quelle nuove aziende che, a caccia dell’azzeramento dell’IRAP per i primi 5 anni, spostavano sul territorio solo la propria sede legale, senza investire e creare lavoro in Trentino.
“Sono soddisfatto per il voto – ha commentato il vicepresidente del Consiglio provinciale – perché l’aver fissato l’obbligo per le nuove aziende che richiedono lo sgravio IRAP di dimostrare d’avere personale stabile assunto in Trentino, produce due immediate conseguenze positive: sgombra il campo dai furbetti che hanno pensato di poter “accasarsi” qui solo per pagare meno tasse; e non consente a nessuno di sporcare la reputazione di progetto Manifattura e degli altri incubatori pubblici provinciali”. “L’invito – ha concluso Olivi – è che forti dell’investitura che il Consiglio provinciale ha siglato con questo voto, la Giunta e Trentino Sviluppo agiscano in modo rapido ed efficace, così da ribadire a tutti che questo territorio accoglie e promuove solo le imprese di qualità, serie e che contribuiscono alla crescita e all’occupazione”.
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