Un scelta «ottima» per ricoprire il ruolo di coordinatore cittadino, «una persona che conosce bene la città, in grado di creare unità attorno alla sua figura». Così Lucia Maestri, segretaria trentina del Pd, presenta Kristofor Ceko, per i prossimi quattro anni coordinatore cittadino e per i prossimi mesi in prima fila nell’organizzazione della strategia per le elezioni comunali del 2020."Corriere del Trentino", 23 luglio 2019
Ceko, come valuta la sua nomina?
«La mia è stata l’unica candidatura, con una grande intesa sul mio nome, attorno al quale si sono riunite le 11 persone per il coordinamento cittadino. Tutto questo è un bel messaggio di unitarietà del partito. Anche se sono stato candidato con Alessandro Dal Rì non c’è stata alcuna contestazione da parte della parte di Lucia Maestri, anzi. Credo che abbia giocato in mio favore la mia lunga esperienza nel partito, nel quale sono attivo fin dal 2014».
Entrambi i candidati segretari avevano sottolineato l’importanza di ricominciare dai circoli.
«I circoli sono fondamentali, ma anche le piazze. Andremo a parlare nelle periferie cittadine, a Gardolo e a Meano, per raccogliere le istanze dei nostri cittadini ed elettori».
Quali le priorità del Pd?
«Bisogna partire dalle politiche sociali, che diventano un tema fondamentale in vista delle nuove proposte a livello provinciale e nazionale. Sono scelte che attaccano la parte più debole della popolazione. Poi si deve stimolare la partecipazione coinvolgendo le associazioni della città».
La prima sfida saranno le amministrative della primavera 2020. A livello pratico come vi muoverete?
«In questo momento si parte con i gazebo. Dai primi di settembre si procederà con gli incontri di coalizione, e poi verrà individuato uno strumento per identificare il candidato sindaco. Non si parlerà di nomi prima di avere un’alleanza».
Con chi volete andare a dialogo?
«L’obiettivo è il centro sinistra autonomista. Finora non sono stati presi contatti formali perché non ero ancora stato nominato, ma da domani (oggi per chi legge, ndr ) si darà il via al dialogo con Futura e Verdi, che sono già insieme, Upt e Patt e, se ci saranno, altre liste civiche o altre iniziative.
Volete ricucire con il Patt dopo la rottura delle provinciali?
«Il Patt secondo me è fondamentale. Sono ottimista, e spero che ci sia la volontà di continuare quello che considero un buon governo. Si può e si deve migliorare, ma ci sono già stati buoni risultati. Gli autonomisti sono stati rappresentati con due assessori e bisogna continuare così»
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