Il Gruppo provinciale del Partito Democratico del Trentino confessa tutto il proprio stupore per le affermazioni dell’assessore Spinelli relative al Centro per la Cooperazione Internazionale e per le modalità attraverso le quali egli sembra voler gestire le delicate deleghe che gli sono state affidate.
Trento, 21 giugno 2019
Quello che poteva essere tollerato in principio per la mancanza d’esperienza politica e amministrativa dell’assessore tecnico Spinelli, sembra invece col tempo rivelarsi una caratteristica specifica della sua azione amministrativa. Quando e se chiamato in causa in modo diretto e preciso dai suoi interlocutori istituzionali, l’assessore Spinelli svicola, annuncia riflessioni che poi non fa, borbotta che nulla è deciso. Poi, incurante delle realtà con le quali dovrebbe relazionarsi e senza dimostrare per loro alcun rispetto, esce sui giornali con frasi e sentenze sprezzanti e approssimative.
Apprendiamo ad esempio dalla nota del presidente del CCI Raffaelli che l’assessore Spinelli, che qualche giorno fa bollava il Centro come “autoreferenziale” e avanzava dubbi sulla reale utilità del lavoro di chi vi è impiegato, non solo al Centro non ha mai messo piede nemmeno una volta, ma dopo aver richiesto a chi vi lavora un’articolato documento sulla cooperazione e le sue prospettive, in tutti questi mesi non ha avuto la beltà nemmeno di confermarne la ricezione. Così come non ha risposto alla lettera con la quale il Presidente chiedeva informazioni rispetto alle programmazione necessaria alle attività del Centro.
Abbiamo atteso qualche giorno le possibili spiegazioni dell’assessore Spinelli, che puntualmente non sono arrivate. A questo punto, nel ribadire il biasimo per un atteggiamento che appare amministrativamente del tutto irresponsabile, crediamo necessario ricordare anche quello che dovrebbe essere ovvio a chiunque conosca il Trentino e la sua storia, e dunque che la cooperazione internazionale e allo sviluppo non è mai stata e mai sarà patrimonio di questo o quel partito, ma è una pratica che da decenni poggia sulle spalle di migliaia di volontari trentini, volontari per i quali il CCI è, e dovrà sempre di più essere, un riferimento nelle loro attività e per i loro progetti. Spinelli sia dunque consapevole che quando ai giornali rilascia vaghe e sbrigativamente dichiarazioni, non colpisce un partito o un’area politica, ma un mondo vasto e trasversale.