La stampa locale riferisce di un colloquio, intervenuto ieri a margine del Festival dell’Economia, tra il presidente Fugatti e il ministro Giovanni Tria.
Giorgio Tonini, 31 maggio 2019
Sempre secondo le ricostruzioni giornalistiche, Fugatti avrebbe chiesto a Tria “misure compensative” che annullino, o quantomeno attenuino, l’impatto sul bilancio provinciale dell’introduzione della Flat-Tax: una misura fortemente voluta dal vicepremier, ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini.
La richiesta di Fugatti è quanto mai sorprendente e lascia pensare ad uno sdoppiamento della personalità tra il presidente della Provincia autonoma e l’esponente della Lega-Salvini: il presidente Fugatti saggiamente diffida di una riforma fiscale che metterebbe a rischio il bilancio provinciale, mentre il militante e dirigente leghista, che si chiama sempre Fugatti, aderisce con entusiasmo alla propaganda del leader del suo partito.
Purtroppo per entrambi, esiste il principio di non contraddizione e non si possono sostenere allo stesso tempo due tesi così in contrasto tra loro.
Se infatti la Flat-Tax fa così bene all’economia, al punto da finanziarsi da sola con la crescita del pil e delle entrate fiscali, come sostiene la propaganda leghista, non si capisce da cosa si debba proteggere il Trentino. Se invece la Flat-Tax è un azzardo che rischia di sfasciare i conti pubblici, come pensiamo noi, allora non si capisce perché si debba infliggerlo a tutto il paese, fatto salvo il solo Trentino.