Olivi: Tutti i cittadini e le imprese devono sapere che la Giunta provinciale sta smontando un pezzo alla volta il progetto della Meccatronica

Il consigliere del Partito Democratico Alessandro Olivi ha presentato una dettagliata interrogazione per chiedere conto alla Giunta del clima di rinvii, traccheggi e contraddizioni che sta trascinando nell’incertezza il futuro del progetto Meccatronica, e il ridisegno urbanistico di Rovereto a questo collegato.
Trento, 29 maggio 2019

 

Bisogna innanzi tutto che i cittadini e le imprese sappiano che la Giunta provinciale sta smontando, un pezzo alla volta, il progetto della Meccatronica– attacca il Vicepresidente del Consiglio provinciale – hanno tolto i fondi già stanziati dai capitoli di bilancio, hanno bloccato l’iter di progettazione e realizzazione di due scuole, e hanno pure lasciato sfumare nel silenzio l’intesa con una azienda leader del settore automotive che avrebbe portato a 45 nuove assunzioni e milioni di investimenti”.

Queste rinunce – denuncia il consigliere Democratico – finiscono a cascata per annientare una progettualità costruita in anni di lavoro e in accordo con le amministrazioni comunali di Rovereto. La decisione di far saltare la costruzione delle nuove sedi degli istituti "G.Marconi" e "G. Veronesi" non comporta infatti solo l’irreversibile impoverimento del disegno di integrazione tra scuola, Università, Fondazioni di ricerca e imprese (e dunque tra produzione manifatturiera d’avanguardia e mondo della formazione); ma comporta anche la sottrazione di un tassello fondamentale ad un piano di investimenti strategici, mortificando l’impianto progettuale delle nuove reti di mobilità, vanificando il proposito di alleggerire il traffico sia a S.Ilario che su Piazzale Orsi, e rendendo inutile – perché privato del flusso di studenti (circa 2.000 persone al giorno) – la costruzione del sottopasso della ferrovia per collegare ciclopedonalmente il Polo con il centro della città.

La città di Rovereto – conclude Olivi – sa che la Meccatronica non era il progetto per un condominio di imprese, ma un disegno ambizioso che puntava a creare un nuovo luogo della città, un magnete capace di attrarre nuove relazioni. La responsabilità di far saltare tutto questo è enorme”.

 

IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE

 

Polo della Meccatronica svilito nella sua progettualità. Quale futuro dopo le revoche dei finanziamenti, i rinvii e le pause di riflessione?

 

            Su iniziativa della Provincia autonoma di Trento e attraverso il coinvolgimento delle aziende industriali del settore, nel 2013 si è dato concreto avvio alla realizzazione a Rovereto di un Polo della Meccatronica.

            Lo scopo era quello di creare un distretto della manifattura avanzata capace di sviluppare l’innovazione e la competitività sia per le aziende del territorio esistenti sia per attrarre nuove iniziative. Un cluster tecnologico e produttivo non riservato alle sole imprese in realtà, ma caratterizzato da una forte presenza delle attività della ricerca e della formazione tecnica.

Infatti sin dall’inizio il progetto ha previsto la collocazione all’interno del sito della nuova sede dell'Istituto tecnico tecnologico "G.Marconi" ed il trasferimento del Centro di formazione professionale "G. Veronesi" per avvicinare i giovani al lavoro ed investire maggiormente nelle competenze.

Quest’idea ha generato e stimolato la progettazione di un nuovo “luogo” della città di Rovereto: un magnete capace di attrarre nuove relazioni tra attori diversi (imprese, studenti, ricercatori) e ridisegnare anche dal punto di vista urbanistico ed infrastrutturale uno spazio urbano rigenerato

Il Comune di Rovereto, da parte sua, ha colto l’occasione di questa nuova progettualità per inserirla nel più ampio intervento di valorizzazione e riqualificazione urbanisticae di mobilità dell’area caratterizzata dalla prossimità della ferrovia. Questo intento si è tradotto con l’elaborazione da parte del Comune di Rovereto, nel 2014, di un Masterplan per la progettazione di tutta l’area (circa 20 ettari). Un progetto che non considerava solo il perimetro ristretto del Polo della Meccatronica, ma anche le sue relazioni con via Unione da un lato, e con il centro storico dall’altro, passando per il nodo infrastrutturale di piazzale Orsi e la conseguente rigenerazione urbana di quegli spazi. L’occasione di trasferire due scuole molto significative per Rovereto, l’ITI Marconi e il CFP Veronesi, favoriva in questo modo l’integrazione tra realtà produttive, istituti scolastici ed enti di ricerca, nell’ottica di un più largo coinvolgimento del tessuto urbano circostante.

Il Polo Meccatronica avrebbe dovuto in questo modo dialogare con il resto della città attraverso collegamenti snelli, trasporti pubblici efficaci e un sistema viabilistico funzionale, con spazi verdi aperti alla fruizione della comunità (parco, boulevard, ecc.).

            Nel Protocollo di intesa tra la “Provincia Autonoma di Trento e il Comune di Rovereto relativo alle strategie programmate nel quinquennio 2016 – 2020”, siglato il 9 giugno 2017, venivano così sintetizzati i punti sulla base dei quali la Provincia ha programmato a Bilancio le risorse necessarie a realizzare gli obiettivi previsti. Tra questi, il “Sottopasso ciclopedonale nei pressi della stazione ferroviaria in Piazzale Orsi”, per un finanziamento di € 10.500.000 finalizzato a ricucire le parti est ed ovest della città, bypassando la barriera fisica rappresentata dal connubio Ferrovia-SS 12 e garantendo l’accessibilità all’area Meccatronica con la mobilità dolce (la tempistica prevedeva la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva nel corso dell’anno 2019 e previsione di avvio dei lavori nella seconda metà del 2020).

 

            Nel contempo Trentino Sviluppo aveva il compito di promuovere le opportunità derivanti anche dalla presenza dei laboratori di Prom-Facility per attrarre nuovi investimenti da parte di aziende eccellenti del settore.

Una delle partnership più importanti ha visto protagonista Dana Italia già presente nel Polo con una attività di ricerca e sviluppo. Nell’agosto 2018 è stato infatti siglato un accordo che prevedeva la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo con un programma ambizioso: 4 milioni di euro di investimento diretto, previsione di oltre 25 milioni di euro di fatturato e 45 nuovi posti di lavoro altamente qualificati.

 

Ereditato questo contesto, i primi atti della nuova Giunta sono purtroppo nella direzione opposta rispetto allo sviluppo ulteriore del progetto.

Infatti:

  1. Sono stati tolti dal Bilancio oltre 20 milioni di euro previsti per la realizzazione delle nuove scuole;
  2. E’ stato bloccatol’iter di progettazione delle stesse;

 

Nel silenzio poi è sfumato il progetto di insediamento nel Polo di una nuova fabbrica di Dana Italia. L’accordo sembra congelato o forse più semplicemente archiviato.

 

Sul piano finanziario dapprima la Giunta ha motivato l’annullamento dei finanziamenti con l’urgenza di impegnare i fondi per le azioni di ripristino conseguenti alla calamità di ottobre 2018 assicurando che la variazione al bilancio era solo di natura tecnica e che tutte le risorse sarebbero state ripristinate. Poi, in Consiglio provinciale per voce dell’assessore competente, la Giunta ha dichiarato che è in atto un “ripensamento” sulla validità dell’insediamento delle nuove scuole.

Intanto i soldi non ci sono, i progetti sono bloccati, le imprese non investono più.

Tra rinvii, sospensioni, pause di riflessione, revoche di finanziamenti, il progetto complessivo della Meccatronica di Rovereto rischia così di subire un grave ridimensionamento e soprattutto di perdere la propria capacità attrattiva.

 

Senza le scuole si impoverisce irreversibilmente l’ambizioso disegno di creare un progetto integrato sul modello “fraunhofer” capace di far lavorare insieme scuola secondaria, Università, Fondazioni di ricerca e imprese.

La mancata realizzazione delle nuove sedi dell’ITI Marconi e del CFP Veronesi cambia poi in modo significativo l’impianto progettuale delle nuove reti di mobilità. Concentrare infatti in un unico luogo le due scuole aveva lo scopo di alleggerire il traffico sia a S.Ilario che su Piazzale Orsi.

Nell’area della Meccatronica si sarebbe generato un flusso capace di attrarre all’incirca 2.000 persone al giorno e il sottopasso della ferrovia fungeva da collegamento ciclo-pedonale con il centro della città. A questo punto quest’opera rischia di perdere la sua funzione originaria e la sua stessa utilità.

 

Tutto ciò premesso, interrogo il presidente della Provincia e l’assessore competente per sapere:

 

  1. per quale ragione la nuova Giunta ha di fatto bloccato il progetto per la costruzione delle nuove scuole (CFP Veronesi e dell’Istituto Marconi) presso il Polo della Meccatronica e come intende procedere per non far perdere alla città di Rovereto una importante opportunità di sviluppo industriale e un nuovo sistema infrastrutturale e di mobilità urbana.
  2. se corrisponde al vero che il progetto di insediamento di una nuova unità produttiva di Dana Italia con 45 nuovi occupati non verrà realizzato contrariamente alle previsioni di cui all’accordo di data 1 agosto 2018.
  3. quale funzione si intende attribuire al sottopasso ciclopedonale di Piazzale Orsi (costo € 10.500.000, già finanziato) in assenza dei nuovi flussi che si sarebbero generati con la costruzione delle nuove scuole.

 

A norma di regolamento, si richiede risposta scritta.

 

 

                                   consigliere Alessandro Olivi