Ddl semplificazione, bene il passo indietro della Giunta sulle seconde case, come avevamo chiesto

Apprendiamo con soddisfazione dall'Assessore Tonina che la Giunta ha deciso di stralciare dal disegno di legge in materia di semplificazione la norma sulle seconde case, che di fatto eliminava i vincoli imposti dalla cosiddetta "legge Gilmozzi" e ridava la possibilità di costruire e vendere immobili come seconde case.
Alessio Manica, 17 maggio 2019

 

In terza commissione del Consiglio provinciale ho chiesto con forza - e come me quasi tutti i soggetti auditi tranne gli immobiliaristi - lo stralcio di questa norma, che avrebbe riportato il Trentino indietro di anni nella tutela del territorio, della coesione sociale dei paesi montani e del turismo di qualità. 

In Trentino oggi la maggior parte delle seconde case sono vuote. Questa decisione avrebbe avuto implicazioni gravi sotto vari profili. Urbanistico, perché si andrebbe a snaturare l’identità dei nostri luoghi rinunciando alla tutela del territorio e al risparmio del suolo. Sociale, perché tornare a vendere e costruire seconde case porterebbe ad un aumento dei prezzi degli immobili e renderebbe ancora più difficile l’accesso alla casa da parte dei giovani e delle famiglie trentine, con il rischio di svuotare la montagna e creare paesi vuoti per buona parte dell’anno. Turistico, perchè se si vuole puntare su un turismo di qualità, e questo deve essere l’orizzonte del Trentino, non si possono costruire altri posti letto, ma valorizzare e potenziare i servizi offerti. E’ ora di puntare tutto su strutture e servizi di alta qualità, fortemente legati al nostro territorio e ai suoi prodotti, e questo è possibile solo attraverso l’offerta specializzata. 

Le seconde case in Trentino sono già ora troppe, sottoutilizzate e spesso degradate e questo crea un forte impatto negativo sul nostro territorio. Pensare di costruirne o venderne altre è una follia senza senso e senza logica, che guarda al territorio in chiave speculativa e non di qualificazione e valorizzazione. Non posso quindi che accogliere la notizia della soppressione di questa norma, da me chiesta a gran voce, con estrema soddisfazione.