Abbondantemente oltrepassata la tradizionale soglia dei “primi cento giorni”, durante i quali ogni nuova Amministrazione pubblica si orienta e si ambienta nei nuovi ruoli assunti, sembra giunto il momento della verifica di alcuni proclami proposti dall’attuale maggioranza in campagna elettorale.Trento, 15 maggio 2019
“In materia di turismo – osserva il cons. Zeni – l’assessore competente si è sbilanciato in numerose promesse alle varie categorie del comparto. Tuttavia, accanto azioni annunciate e mai realmente predisposte (come l’accorpamento e la razionalizzazione delle Aziende di Promozione Turistica, o le nuove linee d’azione per la valorizzazione del turismo trentino) l’assessore è incappato in qualche scivolone, annunciando ad esempio l’istituzione di un “Tavolo” di confronto fra i protagonisti del settore salvo poi scoprire che quel “Tavolo” esiste già da cinque anni; oppure sbandierando la riqualificazione dell’area fieristica di Riva del Garda per scoprire che la stessa è già stata deliberata e finanziata nella precedente Legislatura”.
In questa confusione, non sono mancate le indecisioni e le contraddizioni anche interne alla Giunta, ad esempio sul tema del prossimo raduno automobilistico di fuoristrada in Primiero, o sul “Festival dello Sport”, un chiaro “fallimento” per l’Assessore alla Cultura e “un’invenzione eccezionale”, per quello al Turismo. Per queste ragioni il consigliere Zeni ha interrogato formalmente la Giunta per sapere quali sono gli attuali obiettivi condivisi della politica turistica, e quali linee di indirizzo guidino l’azione politica ed amministrativa dell’Assessore al Turismo.
IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE
Interrogazione n.
QUALI LINEE DI POLITICA TURISTICA?
Posto che ormai si è abbondantemente oltrepassata la tradizionale soglia dei “primi cento giorni”, durante i quali ogni nuova Amministrazione pubblica si orienta e si ambienta nei nuovi ruoli assunti a seguito delle consultazioni elettorali per poi stabilire la lista delle proprie priorità, sembra poter dire che il momento della verifica circa la realizzabilità dei programmi proclamati in campagna elettorale sia giunto e quindi adesso diventa opportuno verificare le possibilità concrete di portare a compimento quei progetti.
Come noto il turismo è, senza dubbio, uno dei settori trainanti dell’economia provinciale e l’Assessore competente ha fatto più di una promessa alle varie categorie del comparto circa il rilancio del settore. Non si tratta di cose di poco conto. Anzi.
Dal Piano di accorpamento e razionalizzazione delle varie Aziende di Promozione Turistica che operano sul territorio, Piano già ripetutamente annunciato e già più volte rimandato nel tempo, all’istituzione di un “Tavolo” di confronto fra i protagonisti del settore ad ogni livello con lo scopo di elaborare insieme linee d’azione per la valorizzazione dell’intero corpo del turismo trentino, salvo poi scoprire che quel “Tavolo” c’è già da cinque anni, ovvero dal 2014 anno della sua istituzione ed opera esattamente con gli interlocutori e sui temi indicati dall’Assessore.
Ma le perle nella collana della politica turistica della nuova Giunta provinciale non si esauriscono qui.
Infatti, basta pensare all’annunciata riqualificazione dell’area fieristica di Riva del Garda, per scoprire che la stessa è già stata deliberata e finanziata nella precedente Legislatura, oppure è sufficiente rammentare l’enfasi con la quale l’Assessore ha proclamato la scelta di concedere anticipi, pari al 50%, dei finanziamenti previsti per l’anno 2018, per verificare come tale scelta dell’Assessore sia in realtà un atto dovuto dalla normativa vigente ed ancora, non si possono qui non stigmatizzare le mille contraddizioni ed incertezze della Giunta provinciale e dei suoi singoli componenti sul tema del prossimo raduno automobilistico di fuoristrada in Primiero, dove per non scontentare nessuno si rischia di scontentare tutti o il contraddittorio pubblico fra l’Assessore alla Cultura che ha definito il “Festival dello Sport” un chiaro “fallimento” e l’Assessore al Turismo che, in contemporanea, ha detto, a proposito del medesimo evento che lo stesso è: “un’invenzione eccezionale che coniuga perfettamente turismo e sport”.
Va da sé che al Presidente della Provincia, chiamato dal suo ruolo a mediare fra gli opposti, la situazione deve essere sfuggita un po’ di mano.
Eppure simili atteggiamenti ondivaghi, così come la carenza di chiari progetti e di una indispensabile programmazione degli stessi, preoccupano le categorie del turismo, già poste davanti a molti problemi: da quelli metereologici che condizionano il corso normale delle stagioni turistiche – in particolare con gli schianti del maltempo di ottobre che a 7 mesi di distanza ancora condizionano i percorsi per i turisti - alle campagne di paura scatenate sulla presenza di belve feroci nei boschi trentini e via dicendo ed è per tali ragioni che, oggi più che mai, il turismo trentino abbisogna di una coerente e definita linea politica di sviluppo, anziché di improvvisazioni e di “scoperte dell’acqua calda”, per non rimanere vittima di pregiudizi, fake news, concorrenze limitrofe e quant’altro rischia di minare alla base la nostra economia turistica.
Tutto ciò premesso, si chiede cortesemente di poter interrogare la Giunta provinciale per sapere:
- quali sono gli attuali obiettivi condivisi della politica turistica della Giunta provinciale per l’imminente stagione estiva e la prossima invernale e per quel rilancio del turismo che tanto viene proclamato in ogni pubblica circostanza dall’assessore di merito;
- quali linee di indirizzo guidano l’azione politica ed amministrativa dell’Assessore al Turismo e Sport nei settori di sua competenza istituzionale;
- a cosa serve la “creazione” di un “Tavolo” che esiste già da tempo ed è operativo almeno da cinque anni.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.
- avv. Luca Zeni -
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